SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi).Montano le proteste in città coinvolgendo vari settori della vita cittadina a dimostrazione di come una collettività si senta abbandonata e vessata dalle istituzioni.
A protestare per primi sono stati i commercianti del centro storico che lamentano l’invasione di strisce blu per i parcheggi e l’inesorabile attivismo dei caschi bianchi sguinzagliati sul territorio solo con il compito di elevare multe per sosta vietata. Ci sta bene, ma occorrerebbe anche intervenire per le bici e i monopattini sui marciapiedi, per le deiezioni canine, per l’occupazione di suolo pubblico abusivo e così via. I rappresentanti dei commercianti sono stati ricevuti al palazzo di città con le solite promesse.
Poi sono in allarme anche altri comitati cittadini come quello del rione C1 Nord che lamenta la incredibile realizzazione di una pista ciclabile perfettamente inutile che restringe le carreggiate e crea pericoli per i pedoni, i ciclisti stessi e gli automobilisti. Infine, sul piede di guerra anche i circa 70 dipendenti della ditta di pulizia esterna che lavorano presso gli uffici giudiziari. Una sonora protesta è stata messa in scena innanzi alla sede del tribunale di piazza Falcone e Borsellino dove le maestranze hanno messo in scena un sit in per protestare contro il paventato taglio dell’orario di lavoro. Si parla di passare da cinque ore lavorative al giorno a solamente un’ora con possibili tagli all’occupazione. Sul piede di guerra anche i mercatali che hanno visto ridurre gli spazzi per la vendita per consentire la realizzazione della caserma dei carabinieri.
Mercato già ai minimi termini ed ora sicuramente è stato programmato un intervento che ne determinerà la definitiva chiusura con negative ripercussioni sulle casse dell’ente e sull’economia cittadina. Un altro pezzo di storia della città destinato a morire.