Vairano Patenora/Villa Literno. Un alone di mistero avvolge la tragica morte di un uomo di 43 anni, senza fissa dimora, il cui corpo semicarbonizzato è stato rinvenuto nella mattinata di ieri nella periferia di Vairano Patenora, in località “Palazzone”. La macabra scoperta è stata fatta da un passante che, senza indugiare, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. La vittima, identificata come Ciro Canale, originario di Napoli e per lungo tempo residente a Villa Literno, presentava gravi ustioni diffuse, in particolare agli arti inferiori e alla zona del bacino. Il corpo giaceva a terra a breve distanza dalla sua autovettura, una Renault, ancora fumante a causa di un incendio divampato all’interno dell’abitacolo nelle ore precedenti.
Sul luogo del ritrovamento, i carabinieri hanno individuato anche una roulotte, di proprietà del defunto, che però non è stata interessata dal rogo. Le indagini sono attualmente condotte dai carabinieri della Stazione locale e della Compagnia di Capua, e il coordinamento della Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Gli investigatori hanno già raccolto numerose testimonianze per chiarire il contesto della vicenda.
Canale era una figura conosciuta nella zona: era stato avvistato più volte nei dintorni, sebbene non fosse chiaro il motivo della sua permanenza in quell’area. Privo di una residenza stabile, trascorreva il suo tempo spostandosi tra Castel Volturno, Villa Literno e Vairano Patenora. Anche la sua situazione lavorativa era precaria e la sua morte, avvenuta in circostanze ancora tutte da chiarire, rappresenta un vero enigma per gli inquirenti. Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo, analizzando i suoi contatti personali, telefonici e digitali. Ogni informazione, insieme ai risultati dell’autopsia, potrà fornire elementi utili per comprendere meglio l’accaduto.
Nonostante il corpo fosse gravemente ustionato, il volto della vittima non risultava sfigurato, il che ha permesso una rapida identificazione. Il 43enne aveva avuto in passato problemi con la giustizia: nel marzo 2023 era stato denunciato per il furto di una piastrella all’interno della Sala delle Battaglie nella Reggia di Caserta. Le indagini successive avevano inoltre rivelato il suo coinvolgimento in altri furti di rilievo internazionale, tra cui il trafugamento di una targa dal mezzo busto di John Ray al British Museum di Londra e un’altra targa in bronzo sottratta dal Guards Crimean War Memorial in piazza Waterloo.
Al momento, le cause della morte restano avvolte nel riserbo. L’autopsia, che sarà eseguita presso l’istituto di medicina legale dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, potrà fornire dettagli decisivi. Gli inquirenti non escludono alcuna pista: omicidio, suicidio o incidente sono tutte ipotesi ancora sul tavolo. Una delle possibili ricostruzioni suggerisce che il 43enne possa essere stato sorpreso dalle fiamme a causa di un malfunzionamento elettrico della sua auto, riportando ustioni tali da indurlo a tentare di mettersi in salvo. Un’altra teoria contempla un incidente stradale che avrebbe provocato l’incendio del veicolo, spingendo la vittima a tentare una disperata fuga dalle fiamme. Infine, non si esclude neanche l’ipotesi più inquietante, quella di un possibile omicidio.
L’episodio presenta ancora molti lati oscuri e il ritrovamento del cadavere semicarbonizzato solleva numerosi interrogativi. Le indagini proseguono senza sosta per fare luce su questa drammatica vicenda.