Caserta. Orari scolastici ridotti, disagi per i genitori.
Diversi genitori, stando alle loro parole, stanno vivendo vere e proprie difficoltà a causa degli orari della scuola dell’infanzia a Caserta, la Lorenzini.
I bambini, lasciati nelle strutture scolastiche, prima di Natale uscivano alle ore 16, ma dopo le festività natalizie, dopo un inizio “a singhiozzo”, l’orario è stato ridotto passando dalle 16 alle 15.
La causa di questa riduzione di orario, pare sia la mancanza di collaboratori scolastici. Ma questa riduzione di orario mette in difficoltà i genitori, soprattutto quelli che lavorano, che devono trovare un modo per riuscire a essere presenti a quell’ora per recuperare i loro figli e problema ulteriore quando i genitori hanno due o più figli piccoli dislocati in strutture scolastiche diverse con orari di uscita diversi.
Cosa che rende la loro situazione ancor più difficile. Come una mamma che ha due figli piccoli, uno alla Lorenzini, dove l’orario è stato spostato alle 15 e uno alla de Amicis con orario di uscita alle 16:15.
In precedenza il problema non si poneva, dato che gli orari di uscita dei due bimbi combaciavano, ma ora, con gli orari nuovi, la donna si trova in difficoltà, soprattutto per il lavoro, tant’è che ha dovuto “reclutare” una persona per andare a prenderli al suo posto.
Di seguito lo sfogo della madre:
“Buongiorno. Vorrei condividere con voi una situazione che ormai è diventata insostenibile per noi mamme degli alunni dell’infanzia della Lorenzini di Caserta. Dopo un inizio a singhiozzo del tempo pieno, ormai dal rientro dalla pausa natalizia gli alunni sono costretti ad un orario ridotto, uscita alle 15 anziché alle 16, con conseguenti disagi per tutti quei genitori/lavoratori che a malincuore scelgono il tempo pieno per i loro figli perché non hanno alternative. A metà anno, senza possibilità quindi di fare altri piani o scelte, ci viene comunicato che i bambini per la mancanza di organico dei collaboratori scolastici usciranno prima fino alla fine dell’anno. Io ho 2 bambini piccoli, uno che frequenta la de Amicis fino alle 16.15 e l’altro che sarebbe dovuto uscire alle 16 ma anticipa alle 15. Io finisco di lavorare alle 18 e non potendo contare sempre e solo sui nonni ho dovuto reclutare una persona che li prende all’uscita ma che ad oggi poiché tra le due uscite c’è più di un’ora di differenza non mi riesce ad assistere come vorrei. Insomma, una scuola pubblica che deve garantire il tempo pieno senza grandi spiegazioni ci impone orari diversi e tutte le ore che i bambini stanno perdendo come verranno giustificate? Insomma, nessuno ne parla ma c’è qualcosa che non quadra. Perché l’istituto non provvede a colmare la mancanza di personale? Perché deve ricadere tutto su noi genitori che paghiamo profumatamente assicurazione, forniamo spesso e volentieri carta, pennarelli, salviette e anche acqua? Vorremo che fosse tutto più chiaro. Scusate lo sfogo. Buon lavoro”