Crac del pesce surgelato, retata della Finanza: 5 ordinanze

AVERSA.  In data odierna, nell’ambito di attività investigativa diretta da questa Procura della Repubblica, personale del Gruppo Guardia di Finanza di Aversa ha dato esecuzione ad ordinanza cautelare emessa a carico di cinque soggetti, attinti da gravi indizi di colpevolezza in ordine a distinte fattispecie delittuose di bancarotta, reati societari e tributari.

Le indagini svolte hanno consentito di rivelare che gli indagati hanno posto in essere condotte volte ad accumulare debiti erariali e finanziari in capo ad una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di pesce surgelato, per poi svuotarla dei beni e delle risorse economiche che, nel contempo, trasferivano ad altra impresa con la quale proseguivano l’attività, conducendo la prima al fallimento.

All’esito degli accertamenti disposti da quest’Ufficio — consistiti in acquisizioni documentali, perquisizioni e sequestri nonché consulenze informatiche — sono emersi a carico dei prevenuti indizi di reità in ordine ai delitti di bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale, bancarotta da altre operazioni dolose, autoriciclaggio, false comunicazioni sociali e omessa dichiarazione dei redditi, cui conseguiva l’applicazione della misura coercitiva dell’obbligo di presentazione alla p.g. nei confronti di due indagati e del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali nei confronti degli ulteriori tre concorrenti.

Alla società cd. clone è stata, inoltre, contestata la responsabilità amministrativa da reato prevista dal d.lgs. n. 231/2001. Le predette misure cautelari personali erano state precedute dal sequestro preventivo dei proventi illeciti, già in precedenza eseguito. L’indagine si innesta in un filone investigativo volto al contrasto dei cc.dd. “reati di impresa”, avviato da questa Autorità Giudiziaria, in sinergia con la Guardia di Finanza.

Foto di repertorio

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