Polizia trova droga e cellulari in carcere

Regionale. Un’ importante operazione di servizio è stata effettuata ieri nel carcere di Poggioreale, riferisce Tiziana Guacci, segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Sappe.

“L’operazione è stata eseguita dal personale di polizia penitenziaria, coordinato dal Vice Comandante del Reparto, Savina D’Ambrosio, in collaborazione con le unità cinofile ed ha interessato tre padiglioni del Reparto. Sono stati rinvenuti 4 telefoni cellulari e droga. Il compiacimento del Sappe va al personale di polizia penitenziaria che nonostante le tante difficoltà porta avanti ogni giorno una battaglia per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti ed impedire l’ingresso di oggetti non consentiti”.

Il Sappe torna a richiamare l’attenzione dei vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria sulla grave carenza di organico ed il sovraffollamento presenti nel carcere più grande d’Italia: “Sono circa 152 i poliziotti in meno rispetto alla pianta organica prevista e circa 2100 detenuti a fronte di 1571 posti, ed il personale di polizia penitenziaria è costretto a svolgere turni di lavoro forzati e massacranti”.

Il Segretario Generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, Donato Capece, evidenzia che “nelle carceri italiane il 30% circa dei detenuti è tossicodipendente ed anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga e che nonostante l’Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all’avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all’esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi. E’ utile ricorda, ha commentato ancora, che anche nell’ultima relazioni al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024 è emerso come lo scenario della diffusione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia è caratterizzato da trend in aumento: in rapporto sia ai consumi, sia ai reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, sia alla domanda di trattamento.

Fatto, questo, che coinvolge anche la popolazione detenuta, per cui il SAPPE rinnova percorsi di formazione ed aggiornamento professionale ad hoc per il personale della Polizia Penitenziaria”.

 

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