Versi per il borgo, avvocato presenta raccolta di poesie

ACERRA. Versi messi giù di notte, nei momenti di pausa e riflessione, per trasmettere sensazioni e sentimenti (ma, d’altronde, la poesia è sempre questo) generati da un piccolo borgo ai piedi di un bosco, San Donato Val di Comino (provincia di Frosinone), “scrigno di intimi ricordi”. Si potrebbe definire così la raccolta di poesie di Giovanni Bianco, acerrano doc, avvocato penalista, cassazionista, che ha partecipato ad alcuni dei più importanti processi di criminalità economica e organizzata della Campania degli ultimi quarant’anni.

Oggi torna spesso a San Donato, un piccolo borgo della Valle di Comino al quale è legato da motivi sentimentali, e si dedica agli studi di storia contemporanea, alla scrittura e alla poesia. ‘San Donato Val Comino – Lo scrigno dei miei ricordi’ è la pubblicazione con cui vuole immortalare questi luoghi, tra passato e presente: “mi sembra giunto il momento di rivivere e condividere quelle emozioni vissute nella prima maturità e che riprovo ogni volta che torno, e ogni volta che, come una volta, dallo Chalet mi incammino lungo il Tracciolino per raggiungere quella che, solo per noi, era ‘la collina di Serafina’”.

L’opera è stata presentata ad Acerra, durante un evento moderato da Vincenzo Maria Pulcrano, a cui sono interevenuti don Maurizio Patriciello, Parroco del Parco Verde di Caivano; Luca Leone, Coordinatore del Museo del Novecento e della Shoah di San Donato Val di Comino; Tommaso Esposito, Direttore del Museo di Pulcinella; Tito d’Errico, Sindaco della Città di Acerra. L’autore ha dialogato con Francesco Urraro, già Senatore della Repubblica, conponente del Consiglio di Presidenza del onsiglio di Stato e Paolo Itri, già Magistrato della DDA di Napoli, Giudice Tributario – autore de “Il Monolite”. Le poesie sono state lette da Lucia Rufo della scuola di musica “La chiave giusta” di San Donato Val di Comino e da Valentina Verrillo del museo del Novecento e della memoria di San Donato Val di Comino.

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