Firme irregolari per la lista Noi Campani: due assoluzioni, una condanna e un rinvio a giudizio

Caserta. Firme irregolari durante elezioni a Caserta.

L’ex consigliere regionale Luigi Bosco, è stato rinviato a giudizio per la vicenda delle firme irregolari per la lista “Noi Campani”, che sostenne la coalizione del sindaco Carlo Marino nel 2021 durante le elezioni comunali di Caserta.

Il processo si terrà a Santa Maria Capua Vetere a marzo.

Domenico Carrillo, l’ex vice presidente della provincia di Caserta per la stessa ragione che ha portato a processo Bosco, ha patteggiato una condanna a un anno e otto mesi di reclusione, con pena sospesa. Per lui erano diversi i capi d’imputazione, era difeso dall’avvocato Antonio Mirra.

Nel mentre, Antonio Parolise, candidato nella lista e Raffaele Cioffi, di Maddaloni, sono stati assolti dal Gip Vecchiarelli.

Il pm Castaldi, aveva chiesto per Parolise una pena di due anni, e per Cioffi un anno e due mesi.

Ma il giudice ha accolto le argomentazioni dei legali che hanno rappresentato i due imputati, Natalino Giannotti e Vittorio Giacquinto, e li ha quinti assolti.

Stando all’accusa, Carrillo, in concorso con altri tre, avrebbe attestato falsamente che la firma in calce al modulo per l’accettazione delle candidature sarebbe avvenuta in sua presenza, cosa che si è poi rivelata falsa.
Tra le candidature presentate con la falsa attestazione, c’è anche quella di Nicola Gentile, che successivamente è entrato a far parte del consiglio comunale.
Due candidati, che hanno chiuso con zero voti, hanno affermato che quella in calce al modulo, non era la loro firma.

Al momento, nel collegio difensivo, sono impegnati anche gli avvocati Francesco Fabozzi e Pietro Nardi.

 

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