Santa Maria a Vico. Una e vera e propria rivolta quella dei genitori degli alunni della media Giovanni XXIII. Sui social tantissime le reazioni alle dichiarazioni dell’esponente di minoranzan Francesco De Lucia, inoltre si parla anche di un sit in.
Ma a scriverci è anche una mamma, coraggiosa, che ci mette anche la faccia.
“Mi chiamo Danila e vi scrivo dalla provincia di Caserta. Più precisamente da Santa Maria a Vico, un paese abbastanza civilizzato e modernizzato. Dico abbastanza perché purtroppo ci troviamo in una situazione in cui le scuole non sono prese nella giusta considerazione.
La nostra amministrazione comincia lavori che non porta a termine e il risultato è che a rimetterci sono i nostri bambini e ragazzi.
Il plesso che ospita la scuola media Giovanni XXIII è in una situazione a dir poco disastrosa.
Sono stati iniziati dei lavori di ammodernamento nel mese di agosto che hanno visto l’abolizione della palestra dove purtroppo sono stati trovati scavi archeologici che hanno bloccato le opere.
Purtroppo però la scarsa attenzione ha fatto si che venissero danneggiati i tubi del gas che occorrevano alla scuola per avere i riscaldamenti e questo ha portato a non avere i termosifoni accesi nelle aule. I nostri ragazzi andavano a scuola armati di coperte e felpe in pile per riscaldarsi, viste le temperature.
Il Sindaco di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi e l’Assessore all’istituzione del comune, il prof. Clemente Affinita hanno promesso che i nostri ragazzi sarebbero Stati al caldo al più presto e la settimana scorsa hanno avviato i lavori per la sostituzione dei tubi. Lunedì e martedì della settimana scorsa la scuola è stata chiusa per tali lavori ma ad oggi vi posso assicurare che non tutte le aule godono del tepore caldo dei riscaldamenti e siamo stati costretti per due giorni consecutivi a ritirare i ragazzi poco dopo averli accompagnati.
Per me questa è una vergogna e una delusione nel sistema scolastico. Io, da madre, mi aspetto che le istituzioni facciano il loro lavoro garantendo a tutti i bambini e ragazzi gli stessi diritti”.