Cosentino, verdetto su due processi chiave: era stata chiesta la riduzione

 

 

CASAL DI PRINCIPE. Confermata la condanna a 9 anni per Nicola Cosentino. La terza sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha negato lo sconto di pena.

Rigettata la richiesta della difesa che ha evidenziato un contrasto per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso in riferimento alle sentenze per due processi chiave come quello Eco5 e l’altro relativo all’indagine sul voto di scambio nelle elezioni di Casal di Principe, ribattezzato Il Principe e la Scheda Ballerina.

Alla luce del contrasto la difesa aveva chiesto la riduzione di un anno rispetto ai 9 totali, ma l’istanza è stata rigettata. Nei mesi scorsi era stata la Corte di Cassazione a rigettare il ricorso straordinario per errore di fatto, invocando l’articolo 625-bis del codice di procedura penale. La difesa sosteneva che la Corte di Cassazione avesse erroneamente percepito il contenuto dell’ordinanza del 12 maggio 2021 e di altri atti processuali, compromettendo così la corretta valutazione del caso. In particolare, Cosentino lamentava la mancata acquisizione di settantuno documenti cruciali, presentati durante l’udienza del 28 aprile 2021 e accompagnati da una memoria esplicativa trasmessa via PEC il 4 maggio 2021.

 

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