San Felice a Cancello. Il consigliere comunale Fiorenzo Della Rocca fa il punto della situazione in merito anche alle ultime polemiche relative al finanziamento PNRR dei 24 alloggi per immigrati.
“Amministrare un comune – dice il delegato alla Protezione civile – che conta una popolazione superiore ai 15000 abitanti, non è facile. Se poi questo comune da anni versa in difficoltà finanziarie, diventa davvero difficile. La volontà popolare ci ha assegnato l’onore e l’onere di amministrare San Felice A Cancello, comune che conta circa 18000 abitanti e da anni è in crisi finanziaria e noi abbiamo raccolto la sfida.
Ogni nostra scelta politica però non può prescindere da un rigoroso equilibrio finanziario, pena ulteriori dissesti che paralizzerebbero ancor di più l’attività amministrativa e quindi i servizi ai cittadini.
Pertanto, se ci sono dei fondi per realizzare l’opera più meritevole del mondo, ma ciò comporta l’esborso di somme a carico del Comune di San Felice A Cancello che non ci sono, quest’opera non si può fare.
Questa semplice logica decisionale è stata ben compresa e apprezzata da molti cittadini e sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario. Altre presunte figure di spicco della nostra comunità invece non riescono a metabolizzare questo semplice principio.
Sorridiamo pertanto quando persone che hanno rivestito incarichi pubblici di rilievo e hanno fallito miseramente, sfiduciati dalla propria, ampia maggioranza, giudicano questa amministrazione incapace di governare il paese.
Sorridiamo ancor di più quando l’opposizione ci invita alle dimissioni con lettere aperte prive di riscontri oggettivi verso i principi di una sana amministrazione, e, per contro, piene di vuota retorica.
Se si ha il dubbio che ci siano dei lavoratori “invisibili”, sarebbe opportuno andare dalle autorità competenti e segnalare eventuali malversazioni, piuttosto che lanciare fumose illazioni. Questo comune ha bisogno di coesione, di forza per poter reagire all’ennesimo torto subito quando dopo una terribile e luttuosa alluvione i politici che governano il Paese sono venuti a fare le loro brave sfilate, salvo poi non riconoscerci lo stato di calamità.
Si conferma quindi il teorema che al Sud si fanno comparsate, ma i soldi vanno al Nord e se per caso in Campania arrivano le briciole, a San Felice A Cancello nemmeno quelle. Quelli che tanto vogliono insegnarci, dove stavano quando tutto ciò accadeva? Perché non hanno protestato? Forse perché si sentono rappresentati da chi ci ha penalizzati?
O forse perché debbono incassare qualche cambiale elettorale? Perché si sa che a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si prende! Vorremmo tanto che l’opposizione svolgesse un ruolo propositivo, portasse in Consiglio Comunale , e non sui social, idee e progetti per migliorare la vivibilità del paese. Invece più che fare opposizione (lecita e legittima, ci mancherebbe) all’amministrazione che vede Sindaco Emilio Nuzzo, loro fanno opposizione a San Felice A Cancello. Forse perché abituati a non vivere nel paese, ma altrove in funzione della visibilità che ne acquisiscono. A loro di San Felice a Cancello non interessa nulla! Certo, riconosciamo dei limiti mostrati nella comunicazione e di ciò ci scusiamo con i cittadini di San Felice A Cancello, ribadendo il nostro impegno unitario per migliorare questa lacuna, ma lezioni da certe persone, no, proprio non possiamo accettarle”.