Terra dei Fuochi, il bilancio della maxi operazione: un’area sorvegliata speciale

CASERTA/LITORALE DOMIZIO. Primo complessivo bilancio dei risultati dalla strategia di prevenzione e contrasto ai fenomeni di sversamento e incendio di rifiuti in Terra del fuochi messa in campo nell’estate 2024.

Tra giugno e ottobre è stata registrata una diminuzione degli eventi incendiari dolosi del 9% rispetto all’anno precedente. Il numero di incendi nell’area metropolitana di Napoli e in provincia di Caserta si è attestato, nei cinque mesi considerati, sotto la soglia dei 500 e precisamente a 495 (rispettivamente, 384 sul territorio partenopeo e 111 nel casertano), quasi lo stesso numero registrato l’anno scorso in soli quattro mesi da giugno a settembre. Tale riduzione, leggermente più accentuata in provincia di Caserta, prosegue il positivo trend degli ultimi 5 anni. I roghi appaiono polarizzarsi su determinate aree (specie nei comuni di Napoli, Giugliano in Campania, Afragola, Caivano, Castel Volturno e Mondragone), mentre in altri territori sono in netto regresso.

Costante l’attività delle Forze dell’ordine e dell’Esercito per monitorare nuovi e vecchi siti di sversamento di rifiuti, cooperare con i Vigili del fuoco per l’avvistamento precoce di principi di incendio e garantire la prima messa in sicurezza delle aree. Tale azione ha consentito, nel 15% dei casi, di bloccare tempestivamente i focolai o di ridurre la violenza delle fiamme e le emissioni di fumi, scongiurando anche per questa via ulteriori rischi per la salute pubblica.

I dati consolidati sull’attività di prevenzione coordinata dalle due Prefetture, con il supporto dell’incaricato del Ministro dell’interno per il contrasto ai roghi in Campania, evidenziano, in parallelo, l’incremento dei sequestri di attività economiche, delle denunce e delle sanzioni pecuniarie (in media oltre il 15% in più, rispetto al corrispondente periodo del 2023), mentre tendenzialmente stabili restano i sequestri dei veicoli. Nei mesi di giugno-ottobre, l’attività combinata dell’Esercito, operazione Strade Sicure – Terra dei Fuochi, delle Forze di Polizia e delle Polizie locali e metropolitana ha portato, nelle due province, a 152 denunce (numerose le flagranze di sversamento), 84 attività e 137 veicoli sequestrati e a sanzioni amministrative per 6 milioni e 220.000 euro. Intensificata anche la sorveglianza aerea condotta con i droni dell’Esercito, con ben

 

 

 

 

 

158 missioni effettuate, integrate con i programmi di volo dei droni a disposizione del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco.

Il continuo investimento nelle operazioni congiunte con pattuglie miste Polizia locale – Esercito (cd. attività di Secondo livello, ben 171) si è saldato alle attività svolte dai 66 comuni destinatari di finanziamento del Ministero dell’interno (grazie a risorse FUG per 1,5 milioni di euro) per progettualità volte a potenziare le risorse umane destinate al contrasto degli illeciti ambientali lungo tutto il periodo estivo. I risultati disponibili dal monitoraggio di un primo campione di 18 comuni segnano altre 44 denunce, sanzioni per circa 123.000 euro e ulteriori sequestri di 22 veicoli e 38 tra aree e attività.

Un nuovo modello di cinturazione interforze per periodi prolungati è stato sviluppato in relazione alle situazioni ancora problematiche che riguardano alcuni campi nomadi, per limitare il raggio delle pratiche di illecito trasporto di rifiuti e le lavorazioni illegali per il recupero di materiali. Al contempo, si sono realizzate le prime operazioni action day interforze e di Secondo livello specificatamente mirate su filiere particolarmente impattanti, al fine di scompaginare alcuni gangli del circuito economico gravitante sul malaffare ambientale. Nel mirino sono finite, in particolare, attività di smaltimento e trattamento illecito di materiale edilizio e da demolizioni edili e impianti legati al traffico di materiali ferrosi e di rifiuti automobilistici.

 

 

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