Macerata Campania. Messaggio significativo quello di oggi del parroco di San Martino Vescovo, don Rosario Ventriglia, nel suo rituale aggiornamento parrocchiale.
L’argomento, manco a dirlo è la festa di Sant’Antuono, queste le sue parole:
Rispetto per le Istituzioni
Il Sindaco si sta muovendo con buonsenso: ha salvaguardato la festa parrocchiale di sant’Antonio Abate, la vera e unica tradizione in cui Sant’Antuono ha il suo volto.
Se è legittimo pensarla in maniera diversa; se è legittimo organizzare una festa “diversa”, a cui anche il Sindaco sta cercando di soddisfare civilmente, non si capisce il di più di un comportamento che arriva mostrare, con livore, un trofeo che osanna: “faremo una festa senza il prete, senza la parrocchia, e usano il nome del santo, ma in questa circostanza il nome non ha un volto.
Questo comportamento sembra futile ed inutile visto che si può fare la stessa cosa in maniera legittima e con rispetto reciproco.
Si dice che con il suono dei carri si scaccia il male e il Maligno.
Allora seguiamo tutti l’invito di Sant’Antonio Abate: “Con il diavolo non si discute perché è il Male assoluto, non lasciatevi imbrogliare”.
Buona Festa
Il messaggio è chiaro, i carristi, quello dello scisma stanno utilizzando il nome del santo ma fanno una festa che di religioso non ha nulla in programma, è un controsenso.
Sono parole durissime, lo si evince dal materiale della comunicazione che stanno usando, forse avrebbero dovuto rivedere qualcosa dall’inizio, cambiare delle parole.
Il nome del santo non può essere usato a convenienza, in sostanza questo dice don Rosario Ventriglia.