Appalti, ordinanza per 9 tra imprenditori e dipendenti comunali. Gli indagati sono 23

L’aggiornamento

CASERTA/SAN NICOLA LA STRADA.  Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta stanno dando esecuzione a nove provvedimenti cautelari, emessi su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di appartenenti alla pubblica amministrazione e imprenditori operanti nei Comuni di Caserta e di San Nicola la Strada. I dettagli verranno illustrati dal procuratore capo Pierpaolo Bruni, dal procuratore aggiunto Carmine Renzulli e dal comandante provinciale dei carabinieri Manuel Scarso, nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10 presso gli uffici della Procura. L’indagine riguarda gli appalti per la manutenzione del verde pubblico nei Comuni di Caserta e San Nicola la Strada, per i quali imprenditori e dipendenti comunali avrebbero formato una sorta di cartello in modo da far aggiudicare gli affidamenti alle stesse ditte.

Tra i reati contestati la corruzione e la turbativa d’asta, mentre tra le persone coinvolte figurano il dirigente comunale di Caserta Franco Biondi, già arrestato nel giugno scorso, e suo fratello Giulio, dirigente di vertice a San Nicola la Strada fino ad un anno fa, quando è andato in pensione. Ventitré in totale gli indagati, per tutti la Procura diretta da Pierpaolo Bruni aveva chiesto misure cautelari tra carcere e domiciliari, ma il Gip ancora prima di emettere le misure oggi eseguite aveva ritenuto che solo per 14 indagati sussistessero le esigenze per concedere il provvedimento restrittivo, e così solo per loro aveva disposto gli interrogatori preventivi ai sensi della nuova legge Nordio, che si sono tenuti il 17 e 18 ottobre scorsi.

Il primo lancio

CASERTA/SAN NICOLA. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta stanno dando esecuzione a provvedimenti cautelari, emessi su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di appartenenti alla pubblica amministrazione e imprenditori operanti nei Comuni di Caserta e di San Nicola la Strada.

I dettagli verranno illustrati dal Procuratore Capo, dott. Pierpaolo Bruni, dal Procuratore aggiunto dott. Carmine Renzulli e dal Comandante Provinciale, Col. Manuel Scarso, nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10 in Procura.

L’inchiesta

Vede 23 indagati su cui pende una richiesta di arresto della Procura di Santa Maria Capua Vetere, l’indagine su appalti comunali truccati e dati a imprenditori in cambio di tangenti che sta scuotendo il Comune di Caserta e quello confinante di San Nicola la Strada.

Tra gli indagati figurano anche il dirigente comunale di Caserta Franco Biondi, il fratello Giulio, ex funzionario del comune di San Nicola la Strada, da un anno in pensione, altri tre dipendenti del comune di Caserta e altre tre di San Nicola. Si tratta della seconda indagine che giunge a pochi mesi da quella che lo giugno scorso portò in manette un assessore del Comune di Caserta e alcuni dirigenti comunali (Franco Biondi finì ai domiciliari, torno liberò ed è subito stato reintegrato in Comune) oltre a coinvolgere l’allora vicesindaco, tanto che il Ministero dell’Interno inviò nelle settimane seguenti una Commissione d’Accesso per verificare eventuali infiltrazioni camorristiche (tuttora al lavoro).

Il sindaco di Caserta, Carlo Marino (non indagato), fu costretto ad agosto ad azzerare la giunta e a nominarne una nuova. Nella nuova indagine, che concerne soprattutto il servizio di manutenzione del verde pubblico, compare dunque sempre il dirigente anziano del Comune di Caserta Franco Biondi che per l’accusa si sarebbe speso per far avere l’appalto per il verde nel 2020 ad un imprenditore indagato, ottenendo in cambio interventi gratis al giardino della sua casa a mare. Coinvolti dunque in quel filone che ora potrebbe essere ad una svolta tre dipendenti del Comune di San Nicola (Brigida Napoleone, Francesco Zoleo e Giovanni Mastroianni), l’ex dirigente dell’ufficio tecnico Giulio Biondi, in pensione da circa un anno, il consigliere comunale ed ex vicesindaco Antonio Megaro, mentre per il Comune di Caserta erano indagati il dirigente comunale Franco Biondi, fratello di Giulio, e i dipendenti Michele Amato e Francesco Cerreto. Al momento non ci sono conferme su quanti siano stati coinvolti in questo blitz odierno.

L’indagine e le accuse

Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che si occupa della richiesta d’arresto avanzata dalla Procura guidata da Pierpaolo Bruni, ha convocato gli indagati per i prossimi giorni, affinchè rendano interrogatorio preventivo come previsto dalla legge Nordio; e dopo, in base all’esito degli esami, deciderà se disporre o meno gli arresti. Finora i reati contestati a vario titolo agli indagati erano l’associazione a delinquere, la turbativa d’asta, il falso e la corruzione.

 

Exit mobile version