Jabil, da metà dicembre operai a digiuno: stop pure alla mensa

Marcianise. Nessuna schiarita tra i vertici dello stabilimento Jabil di Marcianise e i lavoratori sulla questione della mensa aziendale, il cui servizio terminerà il prossimo 17 dicembre, così come annunciato dalla multinazionale Usa nell’ambito della decisione di cessare l’attività a Marcianise e in Italia entro marzo 2025.

Lo stop alla mensa è dunque un passaggio della dismissione del sito produttivo casertano, forse il più “fastidioso” per i 420 lavoratori Jabil. E a nulla sono valsi i tentativi dei delegati sindacali aziendali (Rsu) di ribadire, durante l’incontro tenuto con la direzione aziendale, l’importanza della mensa, un “presidio – si legge in una nota della Rsu – conquistato con tanti anni di lotte”, e che mette a rischio anche il posto di lavoro dei 12 addetti della Elior, azienda che effettua il servizio mensa allo stabilimento della Jabil a Marcianise. Per questo l’Rsu chiede la “continuità di un’offerta di qualità e la sostenibilità dei 12 addetti Elior, cantierizzati presso di noi”.

Ma la direzione Jabil non torna indietro; nell’incontro con i delegati sindacali ha confermato infatti la “non disponibilità a sostenere i maggiori costi richiesti dalla società erogatrice del servizio, nonché per l’apertura di una nuova gara di appalto”.

Si prospettano dunque tempi ancora più cupi per i lavoratori Jabil, che già vivono con lo spettro concreto del licenziamento, che potrebbe diventare realtà la prossima primavera. “Grazie a tutte queste prese di posizione di principio delle controparti – aggiunge la nota Rsu – non possiamo non attenderci eventuali nonchè prevedibili disservizi. Il nostro sito, tra uno schizofrenico straordinario ed un altro, o un video di inaugurazione del sito croato ricco di contributi e politica locale, appare sempre più commissariato, al punto che dovremo interpellare direttamente Corporate anche per risolvere il problema del nostro pasto quotidiano. Che dire, siamo ancora in attesa della prossima convocazione ministeriale e la confusione continua a regnare sovrana. Ma noi abbiamo le idee chiare: Marcianise non si tocca” conclude la nota dei rappresentanti aziendali dei lavoratori.

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