Polveri dal deserto, limiti superati nel Casertano. I dati Arpac

Caserta. A partire da ieri l’Arpa Campania sta seguendo gli effetti del notevole afflusso di polveri sahariane in corso sul territorio regionale, un fenomeno che comporta “significative ripercussioni sulla qualità dell’aria”.

L’Arpa Campania è in grado di rilevare, ora per ora, gli effetti degli eventi, sia naturali che antropici, che comportano una significativa alterazione della qualità dell’aria, grazie alle misurazioni orarie della specifica rete di monitoraggio e agli strumenti di misura e modellistica meteoambientale.

È evidente dalla giornata di ieri l’incremento delle concentrazioni di PM10 determinato dall’arrivo di polveri di origine africana. Gli strumenti gestiti da Arpac hanno misurato, a partire dalla mattinata di ieri, aumenti delle concentrazioni orarie favoriti dalle condizioni meteoclimatiche caratterizzate dalla presenza di ventilazione dai quadranti meridionali.

Di conseguenza, ieri si è verificato uno scenario di superamenti diffusi del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo, che hanno interessato, tra l’altro, i capoluoghi Napoli, Caserta, Salerno, Avellino, Benevento e la conca Aversana-Nolana-Acerrana

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