San Felice a Cancello. Una dichiarazione di voto dai toni durissimi quella del gruppo consiliare Speranza, formato dai consiglieri comunali Eugenia Carfora e Giuseppe De Rosa.
E’ avvenuto ieri in consiglio comunale praticamente all’ultimo punto all’ordine del giorno quello sull’approvazione di alcune somme urgenze, riconoscimenti di spesa per eventi alluvionali del 27 agosto che hanno causato la morte di due residenti, come tutti sappiamo.
La Carfora ha allegato tutte le sue dichiarazioni di voto sulla sua pagina facebook, la scrittura è molto piccola, ma per chi vuole leggere alleghiamo il link del post. CLICCA QUI
In un periodo storico dove si legge pochissimo, bisogna essere proprio super interessati per andarsi a guardare tutte le dichiarazioni di voto allegate.
<<Il Gruppo consiliare “Speranza”, alla luce degli eventi che hanno colpito San Felice a Cancello, e soprattutto, a causa del fatto che il comune abbia fatto poco e nulla per far fronte all’emergenza alluvione, che aveva già colpito il territorio un anno fa, oltre al fatto che diversi siti sono stati lasciati privi di sorveglianza, permettendo a chiunque di accedervi e di lasciare lì oggetti ingombranti, pericolosi per la sicurezza pubblica, per questo, ha deciso di esprimere il suo voto contrario al “Riconoscimento della spesa ex art. 191 e 194 tuel e 140 D.LGs. N. 36/2023.
Queste le parole riportate in una nota dal gruppo consiliare “Speranza”:
“La lista Speranza ritiene ricordare all’Assise che il 15 giugno 2023 San Felice a Cancello visse l’evento alluvionale. Nel mese di luglio 2023 fu registrato un dibattito acceso con tanti auspici per scongiurare successivi ed eventuali eventi alla luce di uno stato degli alvei fortemente critico.
Da quel momento al 27 agosto 2024, foto e video puntualmente registrati, testimoniavano già l’inerzia delle operazioni e di una opportuna vigilanza presso le vasche.
Consentitici di evidenziare che le vasche erano e sono state trovate piene di ingombranti. Ciò si può testimoniare con fatti oggettivi: a San Felice a Cancello gli ingombranti vengono reperiti anche dopo 6 mesi (tranne in alcuni casi discutibili) e non è un’eresia.
Al di là delle competenze una cosa si poteva fare, vigilare e sorvegliare le vasche ed avere il coraggio di sanzionare quanti profittavano dell’indifferenza di chi doveva vigilare.
Le caditoie non sono state mai pulite. Questi sono i fati oggettivi. Due persone hanno pagato per tutti e, di questo, dobbiamo tutti fare semplicemente silenzio.
Ritornando a quel momento di luglio 2023, ben trascritti erano i motivi dei debiti fuori bilancio come anche i nominativi delle ditte coinvolte negli interventi.
Dopo appena 14 mesi circa, 27 agosto 2024, il fatto si ripete in modo più virulente e ci si ritrova di fronte alla nuova emergenza con gli stessi protagonisti pronti a ripulire.
Ed eccoci qua pronti per riconoscere la spesa straordinaria. Ecco, eticamente e, nel rispetto dei nostri concittadini saliti al cielo, il gruppo Consiliare “Speranza” esprime il proprio voto contrario al RICONOSCIMENTO DELLA SPESA EX ART. 191 E 194 TUEL E 140 D.LGSs. N. 36/2023 per metodi contrari al proprio credo”>>.