Regionale. Brutte notizie arrivano dal porto di Napoli dove ad ora di pranzo ha perso la vita un operaio poco più che 55enne, Antonio Nazzaro, del quartiere Secondigliano.
La tragedia è andata in scena sulla banchina 42, l’uomo è stato travolto da una gru mentre si stava scaricando una nave con un carico di cellulosa (nella foto di copertina).
La maxi imbarcazione fa parte di una compagnia di trasporto e spedizione internazionale di container cinesi.
Inutili i soccorsi, per l’operaio napoletano non c’è stato nulla da fare. Sul posto personale della capitaneria di Porto, la Guardia Costiera, il 118, la polizia.
Grande dolore da parte dei colleghi, è stata aperta un’indagine per stabilire con precisione la dinamica.
“La morte sui luoghi di lavoro, attesta la sconfitta di tutti quelli che hanno il dovere di tutela dei lavoratori e della vita umana”.
Sono queste le considerazioni del Segretario Nazionale Ugl Mare e Porti, Almerico Romano appresa la notizia su un lavoratore della Magazzini Generali Spa, Antonio Nazzaro, di 60 anni, morto all’interno del porto commerciale di Napoli, travolto da un mezzo meccanico.
“Non entriamo nel merito delle responsabilità delle quali organismi preposti dovranno e certamente faranno chiarezza sulla dinamica, – prosegue il sindacalista – ma non vi è dubbio che spesso, fra le cause di morte dei lavoratori i ritmi stressanti relazionate all’età sono una miscela che quando esplode porta via con se vite umane. Tanto deve essere ancora fatto per aumentare la sicurezza e non la criticità per un uomo o una donna che scende la mattina solo per lavorare – conclude Romano – :noi non possiamo essere sterili spettatori, per questo ho chiesto ai dirigenti Ugl Porti sul territorio di chiedere un urgente incontro all’Autorità Portuale di Napoli. Diciamo basta morti sul lavoro, per l’Ugl la sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto fondamentale e irrinunciabile.
Ci stringiamo al dolore con le dovute nostre condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari”.