Politica e clan, il banco alimentare dei ras per i voti ai politici. LE FOTO

CAIVANO/MADDALONI/MARCIANISE/CASERTA. Le indagini, “un lavoro intelligente, andato avanti per step”, hanno consentito di dimostrare che, in occasione della pandemia, in particolare quando venne adottato il lockdown, la camorra aveva organizzato un banco alimentare per le famiglie che non avevano niente, che fino a quel momento vivevano solo di espedienti, per intercettare voti. Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare una vasta operazione antidroga dei carabinieri a Caivano.

E quindi, “mentre i virologi andavano in tv”, ha ricordato Gratteri, la camorra si preparava il terreno per chiedere il voto a queste persone, in occasione delle tornate elettorali. “Quando c’era da votare – ha sottolineato Gratteri – quelle persone avrebbero votato il candidato della camorra”. Ed effettivamente le successive indagini, finalizzate il 10 e 31 ottobre 2023 con decine di arresti, hanno consentito di cristallizzare una vera e propria “interazione tra dipendenti del comune di Caivano e la criminalità organizzata locale, finalizzata a pilotare gli appalti verso certe ditte a cui poi veniva chiesta una tangente”. Infiltrazioni, documentate, poste poi alla base del decreto di scioglimento dell’amministrazione comunale.

 

Le misure

Carcere: Umberto Argiento, Pasquale Avallone, Massimo Bervicato, Ettore Broegg, Antonio Casalino, Antonio Cesarano, Carmine Cesarano, Davide Chiavazzo, Cosimo Cipolletti, Antonio Contino, Armando Crisafo, Biagio D’Angelo, Francesco D’Angelo, Luigi De Rosa, Michele Di Caprio, Filomena Di Costanzo, Antimo Di Micco, Antonio Di Micco, Giuseppe Dogali, Antonio Donadio, Giuseppe Esposito, Michele Esposito, Stefano Esposito, Nicola Erubino, Antonella Falco, Emanuele Frontone, Francesco Gallinaro, Giacomo Giordano, Antonio Guerra Lorenzo Lauritano, Francesco Leone, Daniela Massa, Pasquale Mostacciuolo, Gianni Natale, Umberto Palmieri, Giuseppe Palmieri, Antonio Patricelli, Massimo Ponticelli, Maria Antonietta Ravanni, Vincenzo Scaraglia, Rosalba Sciarra, Francesco Sentore, Daniele Domenico Tanzillo, Antonio Tedesco, Francesco Varacalli, Patrizia Vuolato, Raffaele Zambella, Antonio D’Onofrio

Arresti domiciliari: Domenico Falco

 

Le residenze dei 68 indagati

Antonio Angelino, Caivano; Luciano Angelino, Napoli; Umberto Argiento, Caserta; Pasquale Avallone, Napoli; Massimo Bervicato, Caserta; Ettore Broegg, Napoli; Antonio Casalino, Napoli; Antonio Cesaro, Napoli; Antonio Cesarano, Napoli; Carmine Cesarano, Napoli; Pasquale Cepparulo, Napoli; Davide Chiazzavo, Maddaloni; Mario Cipolla, Napoli; Cosimo Cipolletti, Germania; Antimo Crisafo,  Napoli; Alfonso Crisci, Caserta; Biagio D’Angelo, Caserta; Francesco D’Angelo, Caserta; Antonio D’Onofrio, Napoli; Luigi De Rosa, Nocera Inferiore; Michele Di Caprio, Maddaloni; Filomena Di Costanzo, Napoli; Antimo Di Micco, Aversa; Antonio Di Micco, Caivano; Vincenzo Di Paola, Acerra; Giuseppe Dogali, Maddaloni; Antonio Donadio, Caserta; Giuseppe Esposito, Napoli; Michele Esposito, Caserta; Stefano Esposito, Caserta; Nicola Ierubino, Caivano; Antonella Falco, Caivano; Domenico Falco, Caivano; Emanuele Frontone, Napoli; Francesco Gallinaro, Caivano; Ciro Gallo, Napoli; Massimo Gallo, Napoli; Vincenzo Patricelli, Napoli; Rosario Giordano, Napoli; Salvatore Giordano, Maddaloni; Antonio Guerra, Maddaloni; Pietro Imparato, Caserta; Lorenzo Lauritano, Caserta; Michele Lelordo, Marcianise; Francesco Leone, Napoli; Daniela Massa, Napoli; Pasquale Mostacciuolo, Napoli; Gianni Natale,  Maddaloni; Pasquale Natale, Maddaloni; Fabio Pagnano, Acerra; Francesco Pagnano, Napoli; Umberto Palmentieri, Napoli; Giuseppe Palmieri, Caserta; Antonio Patricelli, Maddaloni; Massimo Ponticelli, Napoli; Maria Antonietta Ravanni, Maddaloni; Salvatore Russo, Caserta; Vincenzo Scaraglia, Napoli; Rosalba Sciarra, Caserta; Giuseppe Sentore, Caserta; Giuseppe Tedesco, Maddaloni; Andrea Trapani, Nocera Inferiore; Francesco Varacalli, Locri; Giuseppe Varacalli, Locri; Patrizia Vuolato, Caivano; Raffaele Zambella, Napoli.

 

Nella foto i maddalonesi Dogali e Di Caprio

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