Terremoto Gladiator tra contestazione del tifo e raffica di dimissioni

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Proprio nel giorno in cui l’esecutivo comunale ha approvato la richiesta di accensione di un mutuo con l’Istituto del credito sportivo per un milione e ventidue mila euro per il recupero e sistemazione dello stadio “Mario Piccirillo” (campo in erba sintetica e nuove tribune coperte) è scoppiato un terremoto in seno alla società nerazzurra con una raffica di dimissioni e di episodi non piacevoli.

Innanzitutto, all’esterno del campo sportivo è stato esposto uno striscione anonimo contro l’amministratore unico, Stefano Valletta per il quale è stato chiesto l’allontanamento. A questo episodio i supporter della Brigata Spartacus, con un comunicato sui social, si sono dichiarati completamente estranei. Ma ciò che preoccupa di più sono le recenti dimissioni di due alti dirigenti della società e cioè del dirigente dell’area tecnica, Saverio Di Rienzo e del direttore tecnico Antonio Prisco alle quali sono seguite quelle dell’azionista di maggioranza Gaetano Ambrosca che ha presentato il suo recesso dalla società e la cessione del 49 per cento delle quote che deteneva che ritornano nella disponibilità del presidente Giacomo De Felice.

Non si conoscono i motivi delle decisioni, ma i beni informati hanno riferito di rapporti non idilliaci fra gli azionisti con screzi verificatisi negli ultimi tempi dopo l’illusione del mantenimento della serie “D”. Per il momento l’allenatore Vincenzo Platone, espressione dei dirigenti dimessisi, resta al suo posto, in attesa delle prossime partite di campionato. Scenari, questi già visti lo scorso anno e tutti sanno come è andata a finire. Una squallida retrocessione.

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