Casa distrutta e senza mobili dopo alluvione, residente malato chiede supporto

Aggiornamento. Non ha tardato a dire la sua il primo cittadino Giuseppe Guida che in merito alla vicenda del signor Crisci ha chiarito lo stato dell’arte: “Resto sorpreso dall’appello del nostro concittadino che dimentica la sua storia.

Proprio ieri l’ho incontrato in un bar sulla Nazionale e dopo altre rassicurazioni che gli abbiamo fornito, gli abbiamo detto che ci sono delle ditte disponibili a dipingergli casa gratuitamente. Per i mobili faremo appello a quelle famiglie che stanno cambiando i loro e che cederanno i vecchi.

Per il resto i soldi che sono arrivati della Regione, come somma urgenza, non sono nemmeno quasi bastati per tutti i danni che abbiamo avuto. Inoltre non essendo stato ancora dichiarato lo stato di emergenza, i cittadini non possono accedere agli indennizzi”.

A fargli eco il consigliere comunale Lelio Castorio: “Ho parlato con il figlio del signor Crisci, fornendogli tutta la disponibilità ad aiutare il padre ma mi ha risposto che non gli serve nulla. Ho dato la mia disponibilità anche per attrezzargli degli strumenti per cucinare ma mi ha detto che per il momento non c’era bisogno. Nelle prossime ore mi recherò personalmente dal signore e vedremo cosa si può fare. Noi ci siamo, non ci tiriamo indietro, anche attraverso una colletta, rinunciando ad una uscita il sabato, per aiutare le persone che hanno effettivamente bisogno”.

Inoltre alcuni vicini si sono offerti di regalare i mobili di una cucina e una lavatrice al signor Crisci, ma lui a loro detta ha rifiutato.

 

IL PRIMO LANCIO

 

Arienzo. Una delle case più devastate dall’alluvione del 27 agosto scorso in territorio di Arienzo è stata quella del signor Clemente Crisci in via Fontana 5 frazione di Capodiconca.

In pratica il fango ha travolto tutta la parte in cui il 59enne viveva e come si evince dal video che alleghiamo alla fine, ora non c’è più nulla, è stato buttato tutto.

Il signor Crisci vive da solo, ha problemi deambulazione, ha la fibrosi alle gambe e altre patologie serie, non lavora e non ha reddito.

Nei giorni scorsi ha incontrato più volte il sindaco per chiedere una sorta di indennizzo per cercare almeno di acquistare i mobili di prima necessità: una cucina, una camera da letto, una televisione, un frigo, un tavolo con un paio di sedie.

I primi giorni dell’alluvione ha mangiato su una panchina della villetta, perché non aveva nemmeno una sedia.

Il primo cittadino Giuseppe Guida a sua detta, prima si è interessato al suo caso e poi avrebbe glissato sulla situazione che ci sembra estremamente grave, il signore ha bisogno di un aiuto sostanziale (Indipendentemente dai fondi per l’emergenza, si potrebbe fare diversamente ma non può essere lasciato così).

Non c’è stato più nessun contatto e quindi abbiamo deciso di pubblicare il suo appello, attraverso IL SEGUENTE VIDEO

 

 

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