Crac edile e clan, ecco dove erano finiti i soldi. I nomi

Casaluce/Frignano. Conti correnti e appartamenti per un valore complessivo di 782.191, 27 euro sono stati sequestrati nei giorni scorsi dal Gico della Guardia di Finanza di Firenze e dalle Fiamme gialle di Vicenza a 10 persone e alla Delfa Costruzioni, azienda edile con sede a Grosseto, in via Giannutri.

Le accuse vanno dall’impiego di denaro e utilità di provenienza illecita, alla bancarotta fraudolenta, ma la procura contesta anche la responsabilità amministrativa degli enti.

Il provvedimento, firmato dal gip di Firenze Antonella Zatini, è legato all’indagini della procura antimafia di Firenze chiuse nel maggio scorso con 18 indagati, su un presunto sodalizio dedito alla commissione di reati economico-finanziari con l’aggravante di aver favorito e rafforzato il clan camorristico dei Casalesi.

I nomi

Al centro dell’inchiesta vi è l’imprenditore l dell’Agro aversano Francesco Fabozzo, trapiantato da anni nel Grossetano. Per l’accusa, avrebbe reimpiegato nella Delfa Costruzioni, tra il 2017 e il 2018, circa 300.000 euro, frutto di presunte attività criminali di Vincenzo Ferri, ritenuto contiguo al clan dei Casalesi. Inoltre, Fabozzo, insieme ad altre persone, avrebbe spolpato e portato al fallimento, nel 2020, una società di costruzioni con sede a Verona. Gli indagati sono originari di Frignano e Casaluce.

In particolare avrebbero distratto fraudolentemente a favore di altre imprese, agli stessi riconducibili, denaro, materiali, attrezzature e contratti d’appalto per un valore complessivo di quasi 5.000.000 di euro.

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