Commozione per l’addio a madre e figlio vittime della frana, vescovo lancia stoccate per manutenzione

San Felice a Cancello. Si sono svolti oggi pomeriggio nella piazzetta antistante la chiesa di San Pietro Apostolo nella frazione Talanico i funerali di Agnese Milanese e Giuseppe Guadagnino, madre e figlio, vittime della frana del 27 agosto.

La messe celebrata dal vescovo di Acerra monsignor Antonio Di Donna è stata a dir poco toccante.

Presenti tantissime autorità all’appello: il prefetto uscente di Caserta, Giuseppe Castaldo (al suo fianco il sindaco Nuzzo), i comandanti provinciali dei carabinieri e della Finanza e i rispettivi capitani delle compagnie, il responsabile della protezione civile Regionale Giulivo, la dirigente regionale Campobasso, il comandante dei vigili del fuoco di Caserta Massimi che tanto ha operato per la comunità, i sindaci della valle di Suessola e qualcuno della valle caudina. Si sono visti anche gli onorevoli Matera, Zinzi e Cerreto.

Alla fine del rito religioso è stato fatto volare nel cielo un maxi rosario di palloncini, davvero encomiabile il comitato feste della frazione, tutte le con le magliette dedicate, a chiamare il silenzio il parroco di San Pietro Apostolo don Domenico Pirozzi.

Nella sua omelia il vescovo, che ha ringraziato i vigili del fuoco, non ha risparmiato stoccate sulla manutenzione (l’ha detto più volte) del territorio, anzi ci è andato pesante puntando l’indice sulle responsabilità istituzionali e dei cittadini che hanno le loro colpo per aver inferto ferite al territorio. Ha fatto riferimento anche ad un’enciclica del Papa quando si è rivolto ai cittadini. Di Donna ha parlato anche della vergogna della cava Giglio processando di fatto tutta la classe politica locale dell’ultimo ventennio. IL VIDEO

 

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