REGIONALE. Tornano le fibrillazioni a Quindici, in provincia di Avellino, tra i Cava e i Graziano, i due clan camorristici che per decenni si sono affrontati in una faida senza esclusione di colpi per il controllo delle attività illecite sul territorio. Nel corso dei controlli da parte degli agenti del Commissariato di Lauro, coordinati dalla Procura di Avellino, è stata arrestata Felicetta Cava, 41 anni, strettamente imparentata con Biagio Cava, ritenuto il boss dell’omonimo clan: è stata trovata in possesso di una pistola calibro 6.35 illegalmente detenuta, con caricatore inserito e colpo in canna.
La donna è stata trasferita ai domiciliari in attesa della convalida da parte del gip del Tribunale di Avellino. Felicetta Cava rimase gravemente ferita, il 26 maggio del 2002, quando aveva 19 anni, (da allora è costretta su una sedia a rotelle), nella cosiddetta “strage delle donne” nella quale persero la vita in un agguato portato a termine dalle donne del clan Graziano, Michelina Cava, sorella di Biagio, la cognata del boss, Maria Scibelli e la figlia Clarissa, di 16 anni.
Le indagini, che portarono alla individuazione dei responsabili e alla loro condanna nei processi, vennero seguite dall’attuale procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma, all’epoca sostituto procuratore della Dda di Napoli.