Chiesti lumi sulle opere idrauliche realizzate dopo la frana del 1998: si muovono le sentinelle dei bacini idrografici

Il CNSBII – Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani, guidato dal Coordinatore Michele Buscè, ha inoltrato una richiesta formale alle autorità competenti per ottenere chiarimenti sulla gestione e manutenzione delle opere idrauliche realizzate dopo la frana di Sarno del 1998.

Queste infrastrutture, tra cui canali e vasche di contenimento, svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione dei rischi idrogeologici e nella protezione delle comunità locali. La richiesta è stata indirizzata all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, alla Regione Campania – Direzione Generale per i Lavori Pubblici e Protezione Civile, ai Comuni di Siano, Sarno, Bracigliano, Quindici, San Felice a Cancello, e alle Prefetture di Salerno, Avellino e Caserta. Michele Buscè ha evidenziato la necessità di risposte chiare riguardo:

Chi sia attualmente responsabile della gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria di queste infrastrutture.

Quali interventi di manutenzione siano in atto per garantire la sicurezza e il corretto funzionamento di queste opere. Il CNSBII, impegnato da tempo nella tutela del bacino di Sarno, sottolinea l’importanza delle segnalazioni fatte dai cittadini, il cui contributo è fondamentale per mantenere alta l’attenzione sulle condizioni del territorio.

Già in passato, il CNSBII si è attivato per risolvere situazioni critiche, come nel caso del comune di Siano, dove, a seguito delle denunce sulla cattiva gestione del reticolo idrografico, sono state rimosse tonnellate di rifiuti che ostruivano il deflusso delle acque.

Il degrado della Vasca Curti di Episcopio, denunciato da diversi cittadini, è un esempio evidente della mancanza di manutenzione. Invasa da rifiuti e vegetazione incolta, con argini fragili che rischiano di cedere con l’arrivo delle piogge, la vasca rappresenta un pericolo imminente per le aree circostanti.

Situazioni analoghe riguardano anche i torrenti Sant’Arcangelo, Bottega e San Chirico, le cui condizioni precarie potrebbero portare a nuovi allagamenti.

Michele Buscè, Coordinatore Nazionale del CNSBII, ha dichiarato: “Non possiamo permettere che infrastrutture fondamentali come queste, progettate per prevenire disastri ambientali, vengano lasciate all’incuria. La popolazione ha diritto a vivere in un territorio sicuro. Le autorità devono intervenire senza ritardi per evitare rischi maggiori. Se non riceveremo risposte adeguate, ci rivolgeremo alle autorità di controllo per identificare i responsabili e garantire che vengano prese misure concrete. Il CNSBII continuerà a monitorare la situazione e sollecita un intervento immediato delle autorità competenti. La sicurezza del territorio e dei cittadini deve essere una priorità”.

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