Neo pentito svela nascondiglio della droga a due passi dai giochi dei bimbi

TEVEROLA/CARINARO. Il nascondiglio della droga a due passi dal luogo dove i bimbi vanno a comprare giocattoli o si intrattengono con gli amichetti. E’ questo quanto svelato dal neo pentito Antonio Lanza, in un interrogatorio reso agli investigatori, e contenuto nelle oltre 55 pagine dell’ordinanza notificata ieri dai carabinieri a 42 persone.

Gli investigatori vogliono sapere i nascodigli della droga utilizzati da De Santis e Lanza ne rivela uno, probabilmente il principale: “Sono in grado di riferirne uno sicuramente. Si trova sulla strada principale di Teverola dopo il distributore di benzina girando a destra in un parco che fa angolo con un negozio di giocattoli. In un palazzo del parco viene occupaltato lo stupefacente. Ho visto personalmente De Santis e Antonio andare a prendere lo stupefacente per consegnarlo agli spacciatori”.

L’area è quella del Parco Verde tra via Filippo Saporito ad Aversa e via Roma Teverola. In una circostanza gli investigatori avevano già notato Salvatore De Santis raggiunto da Fabio Della Volpe che gli chiede se deve nascondere la droga al solito posto: “Dove li lascio…in quel coso dove si trovano le piante? Devo entrare dentro, come entri nell’androne sulla destra? Dove lo lasciava”.

Il monito dell’ex sindaco: “Denunciate”

“Bisogna stroncare sul nascere qualsiasi tentativo di riorganizzare o organizzare attività criminali che ripugnano alla stragrande maggioranza dei cittadini della nostra terra. Per questo ringraziamo il giudice Gratteri e l’Arma dei Carabinieri ma soprattutto invitiamo le vittime delle attività estorsive a denunciare”.

È quanto afferma l’ex sindaco di Casal di Principe Renato Natale, protagonista del riscatto dalla camorra del comune casertano, in relazione all’indagine della Procura di Napoli (Direzione Distrettuale Antimafia) e dei Carabinieri di Caserta che ieri ha portato all’arresto di 35 persone.

L’inchiesta ha nuovamente smantellato il clan Picca-Di Martino, attivo tra i comuni casertani di Carinaro e Teverola, al confine con Napoli; un clan “rivitalizzato” dal boss 67enne Aldo Picca, dopo la sua scarcerazione nel 2023, a suon di estorsioni a tappeto a commercianti e imprenditori. “È necessario – ribadisce Natale – che le vittime collaborino con le forze dell’ordine e con la magistratura. Possono farlo anche con l’aiuto delle associazioni antiracket, in grado di fornire anche un supporto legale e un accompagnamento in tutte le fasi di denuncia e testimonianza” conclude l’ex primo cittadino.

TUTTI GLI INDAGATI

CARCERE
Aldo Picca
Nicola Di Martino
Salvatore De Santis
Raffaele Di Tella
Giovanni Picca
Francesco De Chiara
Antonio Zuppa
Antimo Ceparano
Salvatore Muscariello
Veronika Viatkina
Antonio Zaccariello
Michele Vinciguerra
Raffaele Santoro
Luigi Stellato
Cristian Pio Intelligenza
Antonio Rega
Angelo Rega
Vincenzo Mottola
Enrico Della Gatta
Salvatore Pasqua
Nicola Podda
Giuseppe Sarno
Fabio Della Volpe
Luigi Abategiovanni
Marco Bosco
Fabio Buffardo
Bruno Frascarino
Carmine Sfoco
Armando Sociale
Rossano Spinosa
Omar Schiavone
Giuseppe Lama

ARRESTI DOMICILIARI
Carmine Di Tella
Tobia Abategiovanni
Natalia Watanabe Gomes

DIVIETO DI DIMORA IN CAMPANIA
Giuseppe Picca
Raffaele Picca
Cira Picca
Alessio Arbolino
Giuseppe Laudadio
Dario Giovanni Caserta
Lorenzo Griffo

INDAGATI A PIEDE LIBERO
Ermelinda Abategiovanni
Biagio Benigno
Paolo Della Volpe
Daniele Fatale
Adele Marino
Massimo Massa
Antonio Paciello
Laura Picca
Luigi Picca
Angelo Piro
Luisa Ventre
Luigi Marchese
Salvatore Vergas
Veronika Viatkina

 

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