Nuovo mezzo anfibio per bucare il fango dell’ex cava e trovare il corpo di Giuseppe

AGGIORNAMENTO ORE 17 e 52. Si aggiungono altri mezzi anfibi per la ricerca di Giuseppe Guadagnino. Tra i pompieri eroi c’è anche un ragazzo di Santa Maria a Vico, Vincenzo Salvatore, esperto in questo tipi di operazioni, di cui alleghiamo il video mentre viene calato direttamente all’interno dell’ex cava Giglio.

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AGGIORNAMENTO ORE 13 E 43. Come una rompighiaccio nelle più remote latitudini del Nord, ma al posto del mare Artico c’è un oceano di fango, detriti e immondizia. Ecco lo scenario in cui è entrato in azione il nuovo veicolo che si sta utilizzando per rompere il fango e procedere più velocemente nel cercare Giuseppe e scandagliare il laghetto dell’ex Cava Giglio.

Il comandante dei vigili del fuoco di Caserta, Massimi, così ai microfoni della Rai: “L’acqua è così torbida e piena di immondizia, tronchi, frigoriferi, mobili e plastiche siamo tra gli scenari operativi mai sperimentati”.

Guarda qui il video del nuovo veicolo

AGGIORNAMENTO ORE 11 E 53. Arrivano importanti novità dalla zona delle operazioni. Sul posto stanno arrivando un escavatore ed una gru per creare le condizioni per varare nella cava Giglio questo mezzo speciale arrivato stamani. Si cerca quindi di accelerare sul fronte della ricerca di Giuseppe. Si andrà a creare una sorta di discesa per permettere al veicolo di scendere.

 

San Felice a Cancello. Sono riprese questa mattina presso l’ex cava Giglio le operazioni di ricerca del corpo dell’altro disperso, Giuseppe Guadagnino.

Fino alle 11 erano stati impegnati due gommoni ed un drone. I pompieri stanno utilizzando degli attrezzi creati appositamente per rompere il fango.

Da pochi minuti a causa del maltempo le operazioni si sono state temporaneamente sospese. Una volta passata la bufera riprenderanno, c’è grande volontà di chiudere il cerchio.

Ricordiamo che i vigili del fuoco dal momento in cui sono partite le ricerche, nella serata di martedì 27 agosto, hanno scavato solo ed esclusivamente nella zona alta dove era stata ritrovata l’apecar e dove erano poi spuntati altri pezzi del veicolo, quindi nella vasca cosiddetta Fontanelle.

Alla Cava Giglio le operazioni reali sono cominciate soltanto domenica, dopo che era stata scandagliata tutta la parte prospiciente alle frazioni Talanico e Cave.

I corpi per arrivare all’ex cava Giglio hanno viaggiato nell’acqua mista a fango almeno per 2 chilometri e mezzo.

 

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