Assegno unico, ecco come potrebbe cambiare: ipotesi taglio

NAZIONALE – A far scattare l’allarme sono state alcune indiscrezioni pubblicate da Repubblica sull’assegno unico universale che con la prossima manovra potrebbe subire tagli e modifiche. In serata a tranquillizzare tutti ci ha pensato Giorgia Meloni che sui social ha detto: “No, il Governo Meloni non abolirà l’assegno unico nella prossima legge di bilancio. Diffidate dalle fantasiose ricostruzioni su una Manovra ancora da scrivere. Noi continuiamo a lavorare per un’Italia migliore e più giusta, dopo anni di disastri della sinistra”.

Nonostante le smentite però qualche ritocco in vista del prossimo anno non è da escludere. L’Assegno unico ora vale 20 miliardi l’anno e riguarda ogni anno oltre sei milioni di famiglie e 10 milioni di figli. L’idea, trapelata sul quotidiano, sarebbe quella di tagliare l’assegno base da 57 euro a figlio che oggi va alle famiglie che non presentano l’Isee o ne hanno uno sopra i 45mila euro, per spostare più risorse sulle famiglie molto numerose, con disabili.

L’intenzione del governo è favorire sempre più quelle famiglie più in difficoltà con nuclei numerosi e figli disabili. Per chi non fa l’Isee o ha redditi superiori a 45mila euro, quindi, l’Assegno potrebbe leggermente calare, dagli attuali 57 euro si potrebbe scendere a 45-50 euro.

Prendere questi soldi per poi darli a chi è più in difficoltà. Questo se non si riuscisse a trovare nuove risorse economiche. In caso contrario si potrebbe pensare a un secco aumento dell’Assegno per quel tipo di nuclei familiari senza tagliare agli altri.

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