Città piange figura di spessore, addio al dirigente comunale e saggista

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Lutto in città per la scomparsa del dottore Giovanni Laurenza, storico e saggista locale, già dirigente del comune con incarichi di prestigio come capo gabinetto e capo del cerimoniale delle amministrazioni a guida Enzo Iodice.

Dirigente serio e preparato, godeva dell’affetto e del rispetto di amici e colleghi per la sua preparazione ed amore per la città per la quale si è battuto fino allo stremo. Autore di numerose pubblicazioni sulle storia e le tradizioni della città, ha portato a nuova luce la biblioteca comunale e creato il Museo della civiltà contadina e del Risorgimento ottenendo riconoscimenti ed apprezzamento da tutto il mondo culturale della provincia. Particolare, il suo impegno per il gemellaggio con la città di Murcia in Spagna che ha ospitato l’artista – scultore, Nicolas Salzillo originario di santa Maria e leader della scultura barocca spagnola.

In questo particolare momento di dolore giungano alla vedova signora Tina Capitelli, ai figli Damiano, Tiziana e Gabriella, alla sorella Adele ed ai parenti tutti, i sensi del nostro cordoglio. I funerali si sono svolti presso il Duomo, dove don Mario Miele ha ricordato le doti umane e culturali di Giovanni Laurenza. Ed a questo punto ci piace riportare il ricordo dell’artista spagnolo Nicolas Zacarias che aveva intrapreso intensi contatti con Giovanni Laurenza per definire il gemellaggio fra le due comunità. Questa di seguito la sua nota:

È morto un grande amico di Murcia, Giovanni Laurenza (1950-2024). È stato direttore degli Affari Istituzionali e dei Beni Culturali del Comune di Santa Maria Capua Vetere (Italia). Paradossalmente non è mai stato a Murcia, ha sempre rimandato la sua visita con la scusa della sua malattia. La malattia lo tenne a lungo lontano dalla vita sociale, pur avendo sempre indagato e salvaguardato la storia e il patrimonio della sua città. L’ho conosciuto nel 2006, quando ho seguito le orme di Nicolás Salzillo. La Divina Provvidenza mi aveva riservato quell’incontro, sicuramente con l’unica persona che aveva la passione necessaria per scoprire la storia della famiglia dello scultore. Portai a Santa María la notizia dell’illustre figlio che quella città aveva dimenticato da quando partì per Murcia nel 1698 per cercare una vita da scultore. Laurenza capì subito che la sua responsabilità di alto funzionario e ricercatore era quella di scoprire tutto quello che poteva su quel giovane sammaritano che partì senza lasciare traccia, ma che riuscì come scultore a Murcia, e fu il padre del più grande scultore del mondo. Barocco spagnolo. Laurenza ha fatto uno studio straordinario che, dopo averlo pubblicato in italiano, io l’ho pubblicato in spagnolo con la collaborazione dell’UCAM. Furono diversi anni di ricerche che donò con franca generosità al popolo di Murcia “in segno di gratitudine per aver restituito loro la memoria del loro illustre figlio”.

Laurenza ha aperto la “Sala Nicola Salzillo” nel Museo Civico della sua città, presieduto dalla bandiera di Murcia, nella quale ha collocato gli acquerelli che ho donato alla città e i libri su Murcia e Salzillo che ho inviato. Recentemente il Museo è stato ristrutturato dal sindaco Mirra e la sala è stata ribattezzata ‘Sala del Gemellaggio’, in riferimento al gemellaggio in corso tra Murcia e Santa María. Fu proprio lui, Giovanni Laurenza, il primo a stringere accordi con Murcia per promuovere un gemellaggio durante il mandato di Miguel Ángel Cámara a Murcia e Giancarlo Giudicianni a Santa María. Non poteva essere allora, e diverse circostanze hanno ritardato un accordo che ora sarà finalizzato e che senza dubbio genererà grandi novità di scambio culturale tra le nostre due città. Ballesta e Mirra se la passano molto bene. Giovanni Laurenza amava la sua città e ne tutelava il patrimonio, poi si è innamorato di Murcia attraverso l’arte dei Salzillo, e da lontano era al corrente di tutto ciò che accadeva nella nostra città, soprattutto in ambito culturale. Grazie a lui, negli istituti di Santa María si studia la vita e l’arte della famiglia Salzillo. Mi ha onorato della sua amicizia e di quella della sua famiglia: Tina, sua moglie, e i suoi figli Damiano, Tiziana e Gabriella, ai quali mi sento unito nel dolore. Ho avuto la fortuna di quanto ho imparato da lui e gli sono grato perché ci ha aperto la casa della famiglia italiana di Nicolás Salzillo e ci ha fatto conoscere i suoi genitori, i suoi fratelli, i suoi nonni, i suoi zii falegnami; nomi, date di nascita, matrimonio, luoghi in cui hanno vissuto, tutto un mosaico familiare che ci ha aiutato a comprendere lo scultore e le sue motivazioni per venire a Murcia. La Reale Accademia di Belle Arti Santa María de la Arrixaca di Murcia voleva nominarlo accademico corrispondente nel 2022, anche se a causa di circostanze personali il ricercatore ha chiesto che tale nomina fosse rinviata. Se n’è andato senza vivere il tributo della nostra Istituzione. Spero che la tua città sappia ricambiare l’infinito amore che hai avuto per essa. Riposa in pace chi ha fatto tanto bene alla cultura che ci unisce.”

 

 

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