Alleanza Piccolo-Letizia, verdetto per 3: stangata per il boss

RECALE/MARCIANISE. E’ stata scritta la parola fine sulle posizioni di due esponenti di punta dei Perreca di Recale, mentre per l’affiliato dei Piccolo c’è ancora un ultimo round. E’ questo il verdetto emesso dalla Corte di Cassazione nei confronti di Antimo Perreca di Recale, Domenico Perreca di Recale e Gaetano Petruolo di Marcianise.

Per quest’ultimo la pena inflitta dalla Corte di Appello per associazione a delinquere di stampo mafioso (11 anni) è da rideterminare. Confermate invece le condanne a 12 anni per Antimino ‘o Romano e a 9 anni per Domenico Perreca. Le motivazioni sono state depositate in queste settimane dopo il verdetto.

Le indagini della Dda si sono focalizzate sul clan Piccolo-Letizia e dell’analogo sodalizio denominato clan Perreca, ad esso federato, entrambi operativi sui territori di Caserta, Marcianise, Recale e aree contigue, dagli anni ‘90 ad oggi, in aperta e armata contrapposizione con il clan Belforte.

Gli interessi in politica e imprenditoria

Sotto la lente dell’Antimafia il controllo delle attività economiche, il rilascio di appalti e servizi pubblici, il rilascio di concessioni e autorizzazioni amministrative, l’illecito condizionamento del diritto di voto, il reinvestimento speculativo in attività imprenditoriali, immobiliari e finanziarie, l’affermazione del controllo egemonico sul territorio, anche attraverso la contrapposizione armata con organizzazioni criminose rivali.

L’indagine fotografa la contrapposizione dei clan rivali sul territorio e la lunga scia di sangue che ne è conseguita nel ventennio dal 1990 al 2009 ed il successivo mutamento di strategia dei clan col passaggio dalla fase ‘armata’ a quella silente e virulenta dell’infiltrazione nel settore dell’imprenditoria.

Le attività investigative, incentrate sulle intercettazioni dei colloqui in carcere e sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno offerto un rilevante spaccato delle tensioni interne al clan Piccolo, soprattutto tra la componente “Piccolo” e quella “Letizia”, negli anni successivi al 2005, allorquando, le numerose operazioni di P.G. e il proliferare di collaboratori di giustizia nelle fila del clan Belforte segnavano il progressivo indebolimento di tale sodalizio e la progressiva ripresa delle attività del clan dei Quaqquaroni, nell’ambito del quale iniziavano frizioni tra le due fazioni, per contendersi il ruolo di leader.

 

 

 

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