NAZIONALE – Sono sempre più alle stelle i prezzi di frutta e verdura. Complice l’inflazione e i cambiamenti climatici, il costo è lievitato a dismisura negli ultimi anni. Un aumento dei prezzi che ricade sulle tasche del consumatore finale ma che non arricchisce i produttori che continuano a guadagnare molto poco, il 10% circa sulla cifra esposta nei supermercati.
Il melone ma anche i peperoni sono in vendita a 3,99 euro al chilo, il 340% in più del prezzo agricolo di 1 euro al chilo. Le carote sono rincarate del 375% (da 0,40 a 1,90 euro/chilo), le pesche del 200% (da 1,30 a 3,49 euro/chilo) nel passaggio da prezzo agricolo a finale.
Tutta colpa sopratutto dell’inflazione che continua a far aumentare i prezzi. Così, di mese in mese, lievitano i prezzi di pesche, albicocche, meloni, insalate, melanzane, zucchine.
Il produttore vende spesso sempre al solito prezzo, è nel corso della filiera che questo lievita sempre più fino ad arrivare sui banchi finali proposti anche al 400% in più.