Operaio morto sul cantiere dell’università, verdetto per 9

Aversa (Red. Cro.). Operaio morto durante i lavori alla Vanvitelli di Aversa: 2 condanne e 7 assoluzioni

 

A seguito della tragica morte dell’operaio Luciano Palestra, avvenuta il 29 ottobre 2015 – a causa del crollo del solaio della Real Casa dell’Annunziata ad Aversa – il tribunale di Napoli Nord ha emesso le sue sentenze. Agostino Tizzano, proprietario e legale rappresentante della ditta Cores incaricata della ristrutturazione, è stato condannato a due anni di reclusione. L’architetto Salvatore Di Caprio, direttore dei lavori, è stato condannato a un anno e quattro mesi.

 

Il giudice monocratico ha invece assolto gli altri imputati coinvolti nel processo: Aniello Mocerino, direttore tecnico della Cores; l’ingegnere Amedeo Lepore, responsabile del progetto; l’architetto Massimo Magrone, responsabile del procedimento; Raffaele Tizzano, responsabile del cantiere e della sicurezza dei lavoratori; l’ingegnere Ciro Frattolillo, responsabile del procedimento; l’ingegnere Giovanni Battista De Santis, coordinatore della sicurezza del cantiere; e l’ingegnere Nunziante Guadagno, collaudatore difesi dagli avvocati Paolo Sperlongano, Isabella Casapulla (per Frattolillo), Francesco Petrillo, Vittorio Guadalupi ed altri.

 

Il pm aveva chiesto 4 anni di reclusione sia per Agostino Tizzano sia per Salvatore Di Caprio. Parte civile si erano costituiti gli avvocati per i familiari della vittima, la Cgil e l’Asl.

 

L’edificio in questione doveva essere ristrutturato per ospitare la Scuola di Ingegneria. Agli imputati era stato contestato il crollo colposo della costruzione, in particolare del solaio di un salone adiacente allo scalone monumentale della Real Casa dell’Annunziata. Le accuse includevano la mancata verifica dei solai e delle colonne, l’assenza di elaborazione di grafici ad hoc, la mancanza di puntellatura per la sicurezza dei solai e l’avallo di un progetto privo delle necessarie verifiche di sicurezza, resistenza e deformabilità dell’impalcato esistente.

 

Durante il dibattimento, il giudice ha cercato di accertare se la morte di Luciano Palestra fosse stata determinata da negligenza degli imputati secondo le loro funzioni specifiche e se le responsabilità fossero da individuare nella fase progettuale o in quella

esecutiva.

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