NAZIONALE – Si stima che l’80% dei debiti che i cittadini hanno nei confronti dello Stato, alla fine non vengono recuperati. Il Governo riesce a prelevare soltanto il 20%. Per questo motivo da qualche anno sono in atto una serie di rottamazioni con cui si invita le persone che hanno debiti attivi con lo Stato, a saldare la propria posizione pagando soltanto le somme dovute a titolo di capitale senza interessi, sanzioni o more. Un modo per incentivare le persone a regolare la propria posizione pagando anche in un massimo di 18 rate in 5 anni o in un’unica soluzione immediatamente.
Per pagare i modi sono diversi: oltre al servizio Paga online, è possibile utilizzare i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPA.
La rottamazione quarter, quella attuale dedicata al recupero dei debiti maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, non ha portato i risultati sperati. Dei 300 milioni di euro stimati, il Governo ne ha recuperato al momento solo 100. Dal varo della definizione agevolata “quater”, circa la metà dei contribuenti non ha provveduto a versare gli importi delle rate e molti sono decaduti dalla rottamazione per aver saltato il pagamento di una rata.
Per questo si sta pensando ad una proroga della scadenza della rottamazione quarter ma anche l’avvio di una nuova rottamazione quinquies per i debiti pregressi che non sono rientrati nella quarta tranche. Se ne sta discutendo nell’esecutivo perché sarà comunque una norma che andrà inserita in Legge di Bilancio. Il recuperare somme che si pensano ormai perdute è fondamentale per lo Stato.