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Costringe cugina a rapporto orale, giudice lo assolve: erano entrambi minorenni

 

CASTEL VOLTURNO (red. cro.). Ieri, la nona sezione del Tribunale di Napoli, presieduta dal dott. Caputo, ha assolto C.A., un giovane di 25 anni residente a Castelvolturno, dall’accusa di violenza sessuale ai danni della cugina minorenne. La Procura aveva richiesto una condanna di 5 anni e 2 mesi di reclusione, oltre a una multa di 3000 euro.

L’accusa sosteneva che, nel 2017, C.A., mentre era ospite a Napoli presso la casa dello zio paterno S.S., avesse abusato della cugina S.R., allora quattordicenne. Secondo il racconto dell’accusa, il giovane si sarebbe infilato nel letto dove la cugina riposava, toccandola e cercando di baciarla. Successivamente, l’avrebbe portata in bagno e costretta a un rapporto orale, minacciandola poi di restare in silenzio. La denuncia è stata formalizzata nel 2020, dopo che S.R. ha iniziato a manifestare strani svenimenti e, in seguito agli accertamenti ospedalieri che non hanno rilevato anomalie fisiche, è stata sottoposta a corsi terapeutici.

Durante la terapia è emerso un disturbo da conversione, riconducibile a presunte violenze sessuali subite in passato. Da qui la denuncia e l’avvio del processo, durato circa tre anni. Durante il processo, la difesa di C.A. è riuscita a far cadere l’accusa principale durante il controesame, evidenziando discrepanze nel racconto della presunta vittima. Inoltre, la difesa ha presentato prove documentali, inclusi registrazioni telefoniche tra i due, che suggerivano che i fatti si fossero verificati quando l’imputato era ancora minorenne. Questi elementi hanno portato all’assoluzione di C.A. Il tribunale ha ora 90 giorni di tempo per depositare le motivazioni della sentenza.