CASERTA. Ogni anno in Italia si moltiplicano le opportunità lavorative nel mondo del vino. Sono sempre più numerose, infatti, le donne e gli uomini che decidono di immergersi in un mercato florido con enormi potenzialità di business.
Dai wine blogger ai brand ambassador, passando per il personale di sala o gli esperti di vini all’interno di un’enoteca. Sono alcuni dei ruoli che rientrano nelle specializzazioni che può raggiungere un sommelier professionista, figura che si sta affermando sempre di più nel mercato lavorativo contemporaneo. Attraverso i corsi dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) dall’inizio dell’anno accademico 2023/2024 ad oggi, sono oltre 5mila coloro che hanno conseguito il diploma da sommelier in Italia. Un dato molto importante che vede un trend in netto aumento (+10%) rispetto allo scorso anno.
In Campania, fino a giugno 2024 hanno conseguito il diploma ben 440 nuovi sommelier, 50 solo nella provincia di Caserta. Numeri molto importanti che mostrano il grande interesse attorno ad un settore che non si può sottovalutare.
E proprio nella città all’ombra della Reggia lo scorso 13 giugno si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi ai nuovi sommelier casertani. L’evento targato AIS Caserta si è tenuto nella splendida terrazza del ristorante Leucio a Caserta alla presenza del delegato provinciale AIS Caserta Pietro Iadicicco e tutti i componenti del consiglio di delegazione.
Dopo aver illustrato l’anno accademico in corso e i numerosi eventi AIS che interessano l’intera provincia di Terra di Lavoro degustando gin tonic, sono stati aperti i banchi di assaggio con la presentazione di alcuni progetti molto interessanti come il “Sommelier mixologist” (partner Dovel Import) e il Bufala & Wine in Love del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop (con la degustazione di mozzarelle abbinate ai vini delle 22 regioni vitivinicole in Italia). Molto interessante e apprezzato dai presenti il banco d’assaggio del nuovo Consorzio “Ager Asprinio” che, con il progetto “Più o meno Dieci” ha inabissato uno spumante di Asprinio da alberata nel porto di Baia (vinificato con metodo classico con successivo affinamento in fondo al Mare) con l’intento di esaltare un vino che è espressione di storia, cultura vitivinicola e innovazione.
Fari accesi anche sui vini della Famiglia Pagano, con la degustazione di Fiano di Avellino e Greco di Tufo, di quelle della Cantina Alois (Pallagrello bianco Caiatì) e della Cantina San Marzano con il Rosato da Primitivo, oltre ad una vasta gamma di vini del territorio nazionali ed internazionali. Una serata piacevole, all’insegna del buon vino e dell’ottimo cibo, molto utile per confrontarsi e condividere esperienze formative per i futuri professionisti del settore.