Aversa. Giovedì, a sole 48ore dall’apertura dei seggi, i carabinieri del comandi di Aversa e del commissariato locale si sono precipitati all’ufficio elettorale del comune di Aversa.
Più inchieste sono state aperte. I militari stanno compiendo delle indagini basandosi su alcune denunce relative a presunte compravendite di voti in zona ‘Palazzine’.
Oltre loro, la guardia di finanza sta indagando, su delega della Procura della Repubblica di Napoli Nord, in seguito al deposito sul portale telematico di alcune denunce, pare siano più di dieci le denunce fino ad ora, da parte di avvocati coinvolti in questa faccenda.
I legali hanno depositato, per nome e per conto dei propri clienti, denunce di smarrimento della tessera elettorale. In seguito a così tante denunce avendo oggetto le stesse accuse provenienti sempre dagli stessi avvocati, la Procura ha deciso di delegare alle fiamme gialle le indagini per far luce su tali eventi.
I due avvocati sono già stati ascoltati dagli uomini del comando di via Nobel fornendo le spiegazioni sul deposito delle denunce di smarrimento.
Nello stesso arco di tempo, dopo la denuncia per sostituzione di persona nei confronti di un candidato che avrebbe richiesto all’ufficio elettorale il ritiro di circa 20 tessere elettorali, i carabinieri hanno scoperto che nel corso delle ultime settimane, la pratica del ‘ritiro delle tessere per amici/parenti/elettori’ fosse, ormai, una prassi consolidata.
Gli uomini dell’Arma, al momento, stanno identificando, anche grazie ai dipendenti comunali, i nomi dei candidati e presentatori delle liste che hanno assunto tali atteggiamenti.
La vicenda delle inchieste in corso è finita sui tavoli del Prefetto e del Questore di Caserta che hanno deciso di predisporre uomini e mezzi aggiuntivi nelle giornate di sabato e domenica in concomitanza con l’apertura dei seggi per garantire lo svolgimento delle operazioni di voto nel pieno rispetto delle regole.