Capodrise al voto. Liste e candidati

Lista: Viva Capodrise
Candidato sindaco: Vincenzo Negro

Candidati consiglieri

Belardo Nicola, D’Angelo Luisa, Ricciardi Pasquale, Salzillo Giuseppe, Sorbo Maria, De Lucia Pasquale, Di Bernardo Angela, Tartaglione Donato, De Lucia Carmela detta Carmen, Russo Danilo, Valentino Carlo, Scognamiglio Mario, Volpicelli Raffaele, Buono Rosa detta Rossella, Zarrillo Francesca e Moretta Raffaele detto Lilluccio

Lista: Capodrise Insieme
Candidato sindaco: Nicola Cecere

Candidati Consiglieri

Donato Russo Raucci, Michelangela Topa, Luisa Nicolò, Silvestro (Silvano) Ferraro, Pasquale De Filippo, Luisa Palazzo, Margherita Nero, Vincenzo Rossetti, Vincenzo Perri, Tommaso Fattopace, Vincenza Abussi, Orazio Costantino, Rosa Di Cesare, Michele Di Paolo, Marcela Gigliano e Federica Montebuglio

Le caratteristiche delle due formazioni

Capodrise. La città torna al voto dopo meno di 3 anni, la sfida vede di fronte l’ex sindaco Vincenzo Negro (Viva Capodrise) contro Nicola Cecere (Capodrise Insieme) che nell’ultima parte del precedente mandato è stato vicesindaco.

Si prevede una campagna elettorale al fulmicotone e carica di tensione, Capodrise è arrivata alla resa dei conti, siamo al bivio.

Da una parte il professor Negro che si ripresenta con una squadra per larghi tratti rinnovata, formata da un nocciolo duro di fedelissimi e la maggior parte da volti nuovi, molti professionisti, avvocati, medici, insegnanti e giovani laureati.

Dall’altra Cecere, che si occupa di patronati, alla seconda esperienza, è stato messo a capo di una compagine che rappresenta in modo misto tutta la vecchia nomenclatura della classe politica che è stata al potere dal 2006 al 2021.

Centrosinistra (Pd), esponenti del centrodestra, con elevata influenza marcianisana, alcuni candidati risiedono nella città limitrofa, di fatto come Cecere che è domiciliato sempre a Marcianise.

Insomma un minestrone, come quello famoso del Casale, dove veramente si trova di tutto, politici (alcuni sono sponsor esterni) che fino a ieri e all’altro ieri si sono scornati tra Primarie del Pd e consigli comunali dove ne se sono dette di tutti i colori, vedi le prime sedute dell’Assise nell’autunno del 2021.

A tal proposito alleghiamo un’intervista di 2 anni fa ad un ex consigliere oggi tra i padri putativi di questa lista, che parla di inadeguatezza amministrativa della presidente del consiglio comunale oggi ricandidata nella stessa lista in cui è presente il nipote, alla fine punta l’indice anche su altri che si sono ricandidati sempre di qua. Un esempio più lampante e documentato di questo non esiste (CLICCA QUI PER GUARDARE L’INTERVISTA, LO DICE DAL PRIMO MINUTO).

 

Le dichiarazioni

Negro

“Persone perbene, che amano il proprio territorio, che hanno grande entusiasmo e voglia di far crescere ulteriormente Capodrise. Sono 16 fuoriclasse. 

Ho piena fiducia in ognuno di loro. Sono certo che daranno il massimo e si faranno valere in questa tornata elettorale. La lista è un mix tra chi ha partecipato all’ultima consiliatura e chi, invece, è alla prima esperienza in politica. In squadra abbiamo professionalità di grandissimo spessore, tutte perfettamente in grado di contribuire ad un ulteriore sviluppo di Capodrise. Sono davvero contento, ora andiamo a vincere. Viva Capodrise, viva i capodrisani”.

Sono le parole del candidato Sindaco di ‘Viva Capodrise’, Vincenzo Negro.

Cecere

“Non potevo sperare in una squadra migliore”, ha commentato a caldo Nicola Cecere. La lista “Capodrise insieme” nasce per unire e non per dividere, nella consapevolezza che la frammentazione che caratterizzò la tornata elettorale del 2021 ha creato lacerazioni e danni ai cittadini. Il progetto è il risultato dell’incontro di quattro gruppi (Siamo Capodrise, Partito democratico, Alleanza per Capodrise e Capodrise Futura) che hanno deciso di rispondere con la politica alla disastrosa gestione dell’ex sindaco, sfiduciato dal Consiglio comunale. Per le forze che stavano all’opposizione, rappresenta la prosecuzione naturale di una dura battaglia consiliare; per i consiglieri che stavano in maggioranza e che hanno poi presentato, alla luce del sole, la mozione di sfiducia in aula, la volontà di superare la gestione “padronale” e di scegliere la strada del confronto e della pace sociale.

 

 

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