Ricettazione di beni culturali, la perizia-verità sull’ex sovrintendente

CASERTA (red.cro.). Sarà depositata nei prossimi giorni, probabilmente in concomitanza con l’udienza del processo, una perizia sulla capacità di intendere e di volere al momento della commissione del reato ipotizzato e anche quella di stare in giudizio per l’ex sovrintendente di Caserta e Benevento, Mario Pagano, accusato di ricettazione di beni culturali.

La consulenza è stata chiesta dagli stessi legali del professore, incriminato nell’ambito di due distinti filoni d’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere e i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere hanno accolto l’istanza a suo tempo. La perizia disposta dal tribunale accerterà, attraverso i medici specializzati, se Pagano può continuare a essere imputabile.

L’inchiesta del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei carabinieri, ha accertato il possesso illegale di opere d’arte, monete e dipinti da parte di Pagano sottratte anche dagli uffici della Sovrintendenza. Pagano aveva motivato la detenzione come frutto di donazioni o studio. Il primo arresto subito convertito in domiciliari scattò quasi due anni fa a Pastorano durante un controllo ad una fiera numismatica.

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