Approvato oggi dal Consiglio della Regione Campania il piano regionale di coordinamento per il rilascio delle autorizzazioni regionali alla realizzazione dei crematori da parte dei Comuni. Il progetto prevede l’installazione di quattro crematori nell’area della Città metropolitana di Napoli, di cui due templi crematori nella zona cimiteriale di Poggioreale – Napoli (uno già in funzione e uno in fase di installazione) per rispondere alle esigenze della densità abitativa, che supera il milione di abitanti. Altri due templi crematori saranno posizionati in un’area diversa dal territorio cimiteriale della città di Napoli, tenendo conto del numero di residenti dell’intera provincia di Napoli, con almeno uno dei nuovi impianti situato nel territorio comunale del capoluogo o nelle aree circostanti.
Per la provincia di Caserta, saranno installati due templi crematori in due comuni (uno già attivo nel comune di Castel Volturno e uno da installare) tenendo conto delle dimensioni territoriali e della densità abitativa, con almeno uno situato nel capoluogo o nelle zone adiacenti. Per la provincia di Salerno, invece, sono previsti tre templi crematori da posizionare nei comuni della provincia (di cui due già operativi nei comuni di Cava de’ Tirreni e Montecorvino Pugliano e il terzo ancora da installare) per coprire l’ampio territorio provinciale, con almeno uno situato nel capoluogo o nelle aree limitrofe. Infine, nelle provincie di Avellino e Benevento, sono previsti due templi crematori in due comuni (uno già operativo nel comune di Domicella – Avellino e uno da installare nell’altra provincia) considerando il minor numero di abitanti ma l’ampia estensione territoriale.
Inoltre, su parere della Consulta regionale delle attività funerarie, nell’area Metropolitana di Napoli e nelle aree cimiteriali delle province di Salerno e Caserta, gli impianti crematori ancora da realizzare andranno collocati nell’area sud dei rispettivi capoluoghi e saranno coerenti con quanto previsto dal Piano territoriale di coordinamento provinciale e con i Piani regolatori dei Comuni interessati. Il Piano regionale di coordinamento per la realizzazione dei crematori definisce, inoltre, le caratteristiche generali e la normativa dei templi di cremazione.
In particolare, si prevedono i seguenti criteri: l’efficienza: il raggiungimento di 1200 cremazioni/linea/anno, l’alta redditività in funzione di un adeguato bacino di utenza che tenga conto della popolazione residente, del tasso di mortalità, dell’entità della scelta crematoria, nonché in funzione del bisogno di cremazione dei resti delle esumazioni ed estumulazioni; la tecnologia: l’impianto deve utilizzare la migliore tecnologia disponibile per l’abbattimento dell’emissione in atmosfera; la sostenibilità ambientale: non è ammessa la realizzazione di impianti/linee la cui fonte energetica sia elettrica; le zone sottoposte a vincolo paesaggistico o in sedi oggetto di Patrimonio Unesco; gestionali: non è ammessa la realizzazione di impianti che non abbiano almeno due linee ed il cui utilizzo non avvenga su più di un turno lavorativo al giorno/gg.