SANNIO. A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata odierna, personale della Stazione Carabinieri di Benevento, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un giovane uomo, gravemente indiziato dei delitti di atti persecutori pluriaggravati e lesioni personali pluriaggravate ai danni della fidanzata.
Le indagini venivano avviate in seguito alla istanza di ammonimento questorile avanzata, in data 21.3.2024, dalla donna, persona offesa, da cui emergevano le gravi condotte moleste e minatorie cui l’uomo la sottoponeva da agosto 2023. La persona offesa non intendeva sporgere querela ma gli atti persecutori risultavano procedibili di ufficio per connessione con le lesioni aggravate dall’uso dell’arma impropria.
La donna narrava numerosi episodi nei quali l’uomo, animato da morbosa gelosia, la aggrediva verbalmente nonché fisicamente, anche in luoghi pubblici ed alla presenza di altre persone. In particolare descriveva le gravissime minacce di morte subite e l’episodio nel quale l’uomo la colpiva al ginocchio con una mazza di ferro cagionandole lesioni.
Le sue dichiarazioni venivano corroborate da foto nonché da numerosi files audio acquisiti dalla stessa e trascritti dalla polizia giudiziaria procedente, testimonianti le gravissime e crescenti minacce poste in essere dall’indagato ai suoi danni con particolare riferimento al fatto che una eventuale denuncia sarebbe stata solo la scintilla per compiere gesti ancor più violenti non avendo a quel punto nulla da perdere.
Allo stesso modo la madre, la sorella, il fratello e la cugina confermavano di aver assistito a diversi episodi di aggressioni verbali e fisiche nonché di minacce e di aver ricevuto in tal senso anche confidenze da parte della persona offesa profondamente spaventata dall’escalation di condotte violente e minatorie dell’uomo. Sulla base di tali elementi si è ritenuta raggiunta la gravità indiziaria a carico dell’indagato che insieme alle esigenze cautelari hanno legittimato l’adozione della grave misura cautelare adottata.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.