Cilento, tra bellezze, miti e leggende: un itinerario fuori dal comune

Ci sono posti che oltre al grande fascino storico, naturalistico e culturale, custodiscono delle leggende così uniche che accrescono ancora di più quel fascino concreto e documentabile. Sono il sostrato che c’è ma che non si tocca e che impreziosisce la storia e le tradizioni di un luogo e del suo popolo contribuendo a renderlo magico. È quello che succede al Cilento, terra di bellezza indiscussa che negli ultimi tempi è stata riscoperta e rivalutata, tanto da essere diventata una delle mete predilette per le vacanze estive.

Non solo bellezze naturali a metà tra mare e montagna, assaggi culinari, storia e molte attività da svolgere nel cuore della natura, ma anche uno scrigno di miti e leggende che rendono ricco e magico questo territorio. Basta fare un giro da queste parti per scoprire la storia di Roberto di Normandia, il re che fu colpito da un proiettile nel corso delle crociate e costretto così a tornare in Inghilterra per curarsi. Nel corso del tragitto si fermò in Cilento dove operava la scuola medica salernitana, congregazione di studiosi che vantava fama per il suo approccio di ricerca e sperimentazione, oltre dogmi e credenze. Per il sovrano la scuola propose di succhiare il veleno della sua ferita destinando però a morte chi lo avrebbe fatto. Roberto di Normandia si rifiutò ma nella notte sua moglie Sibilla lo fece e morì salvando il suo grande amore.

Dal mare, arriva poi, il mito delle sirene del Cilento, tre bellissime creature, a metà tra donne e pesci: Partenope, Leucosia e Ligea che con il loro canto erano capaci di sedurre e ammaliare chiunque, tranne Ulisse che, nel suo viaggio per tornare ad Itaca, riuscì a non cadere nella loro trappola. Ferite nell’orgoglio le tre creature si gettarono in mare nel corso di una tempesta ma il Tirreno le respinse e così i corpi delle tre sorelle arrivate sulla spiaggia si trasformarono in rocce. Parthenope diede i natali a Napoli, Ligea approdò in Calabria e Leucosia a Posidonia, l’attuale Paestum.

Solo due esempi rispetto alla grande mole di miti e leggende che ruota intorno al Cilento, terra che propone ai turisti davvero grandi scoperte da tutti i punti di vista. Per visitarla al meglio, scegliendo un itinerario fuori dal comune e ricco di grande fascino, si può optare per l’arrivo via mare.

Si può arrivare ad Agropoli utilizzando il traghetto o l’aliscafo partendo da Positano o da Amalfi. Un’ottima idea per chi può unire la visita del Cilento con quella della Costiera Amalfitana. Per capire quali sono i collegamenti marittimi attivi, le tratte, i costi e le compagnie che erogano questi servizi si può usare Quickferries.com, il nuovo sito che compara le proposte delle compagnie marittime restituendo una panoramica aggiornata e precise per poter procedere ad una prenotazione veloce, sicura ed affidabile.

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