Castel Volturno/Teverola/Casaluce (red. cro). Rubarono un portoncino in ferro da casa immigrati: spari dopo accuse di furto. Chieste tre condanne per 40 anni totali.
Tre condanne per 40 anni circa complessivi sono state chieste dal pm della Procura sammaritana per tre giovani accusati per una sparatoria dovuta a un presunto furto di una porta-finestra in ferro avvenuta il 14 marzo dello scorso anno. Vittime un gruppo di immigrati residenti sul litorale di Castel Volturno. L’accusa ha chiesto 15 anni al castellano Nicola Ferone mentre 12 anni ciascuno sono stati chiesti per Stefano Ambrosino, 33 anni, di Teverola e Matteo La Pica, 22 anni di Casaluce. Secondo l’accusa Ferone avrebbe organizzato un raid punitivo ai danni di alcuni ghanesi e nigeriani (Osabo Ojo e Aruna Ibrahim) che lo accusavano di aver rubato un infisso dalla loro abitazione, usandola per un immobile che Ferone stava ristrutturando.
Nell’occasione Ferone, a bordo di una Fiat Panda, con la complicità di altre due persone finite ai domiciliari – Ambrosino e La Pica – avrebbe esploso almeno quattro colpi di pistola all’indirizzo degli immigrati uno dei quali raggiunto alla spalla senza subire lesioni, circostanza «provata» da un foro sul giubbotto che indossava che sarebbe stato provocato proprio dal proiettile. Nella vicenda emergono però altri particolari non chiari: sul posto è stato trovato un solo bossolo mentre il testimone che ha chiamato la polizia – le indagini sono della Squadra Mobile della Questura di Caserta – avrebbe sentito cinque spari. Gli arresti sono stati eseguiti sulla base del racconto degli immigrati che prima di allora non avevano mai denunciato ufficialmente il furto. Tentato omicidio, detenzione di arma e spari in luogo pubblico l’accusa per i tre che si trovano ai domiciliari. Sentenza prevista a brevissimo.