San Marco Evangelista (red cro). La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha individuato una serie di nomi – tra vertici e tecnici dell’azienda Laminazione Sottile – destinatari di un’incriminazione per omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta sulla morte sul lavoro del napoletano Giuseppe Borrelli, 26 anni di Volla.
Sono 7 in totale per i pubblici ministeri Paola Forno e Luisa Turco della Procura di Santa Maria Capua Vetere: Paolo Ruffato, 52enne di Milano; Massimo Moschini, 70 anni di Napoli; Luca Moschini, 64 anni di Napoli; Pietro Moschini, 58 anni di Napoli; Giuseppe De Simone, 50 anni di Castellammare di Stabia; Oreste Martellossi, 52enne di Palmanova; Emilio Menicucci, 61 anni di Torino.
L’autopsia che si terrà nelle prossime ore. Borrelli è rimasto incastrato e ucciso in un macchinario dell’azienda “Laminazione sottile”, che produce laminati in alluminio; dai primi accertamenti effettuati dal commissariato di Maddaloni e dal personale dell’Asl di Caserta, sembra che il giovane lavorasse nell’azienda con contratti precari per conto di un’agenzia di somministrazione di lavoro, con l’ultimo contratto firmato nel febbraio scorso; la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, disponendo il sequestro della salma. Già ieri sera, dopo l’infortunio, i colleghi di Borrelli si erano fermati, e lo hanno fatto anche oggi.