Fermato nel blitz: “Costretto a spacciare per problemi economici”

 

CASTEL VOLTURNO. Si è difeso dalle accuse di gestire gestivano una piazza di spaccio di cocaina e hashish a Castel Volturno Antonio Buccino, unico indagato nell’inchiesta sulle lady dello spaccio.

Buccino, assistito dall’avvocato Roberto Cerbo, ha ammesso gli addebiti dicendo che è costretto a spacciare per problemi economici. L’uomo è ai domiciliari e il legale ha chiesto la revoca della misura.

Nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Santa Maria figurano indagate altre due donne. L’indagine è nata dopo che nell’agosto 2021 i carabinieri della stazione di Grazzanise fermarono lungo la strada che conduce a Castel Volturno un’auto con a bordo alcuni consumatori di droga; i militari sequestrarono della cocaina e ebbero notizia dagli assuntori che l’acquisto era avvenuto nel comune del litorale domizio, presso alcuni italiani che vivevano in uno dei tanti vicoli che dalla statale Domiziana si dirigono verso il mare.

Nella viuzza i carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere installarono su disposizione della Procura una telecamera, che ha permesso loro di ricostruire l’attività di spaccio. Nel corso delle indagini sono state fermate decine di clienti dei pusher; trentatré i sequestri di coca e hashish effettuati, tutti riconducibili alla piazza di spaccio gestita dal gruppo di italiani; quasi un unicum in un territorio dove la maggior parte delle piazze di spaccio, da cui si approvvigionano assuntori e altri pusher provenienti da tutte le province campane e da altre regioni, è gestita dagli spacciatori legati alla mafia nigeriana. I quattro pare non abbiano avuto alcun contrasto con i pusher africani, anzi vendevano a ritmi importanti utilizzando le proprie abitazioni.

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