Confessioni e distanze non bastano, stangata per il boss recluso

CASAL DI PRINCIPE. La dissociazione non basta. Nuova stangata per lo storico boss dei Casalesi Francesco Schiavone detto “Cicciariello”.

Il cugino ed omonimo del capoclan Sandokan resta infatti al carcere duro, a quasi 20 anni dalla sua prima dichiarazione nella quale si dissociava dal cartello criminale. Il sigillo sulla permanenza di Cicciariello al 41bis è stato posto dalla Cassazione che ha confermato la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma che già lo scorso aprile aveva respinto un ricorso della difesa.

Quest’ultima aveva fatto leva proprio su alcune confessioni di Schiavone ma gli ermellini non hanno indietreggiato. Cicciariello è di fatto ristretto in regime di 41bis da un ventennio.

 

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