Lo uccise per gelosia, chiesta perizia psichiatrica per l’autore del delitto

Aversa (red cro).  Si aprirà davanti ai giudici del Tribunale di Napoli Nord il 2 aprile prossimo, il processo per omicidio aggravato a carico di Paolo Scarano, 34 anni, militare dell’Esercito ed attualmente recluso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, autore del delitto di Paolo Menditto ucciso con 19 coltellate. Il rinvio a giudizio immediato è stato deciso dal gip Ilaria Giuliano del tribunale normanno. Scarano, in furia ad un raptus di gelosia, massacrò il pusher aversano dopo aver sorpreso la vittima nel suo appartamento nella zona delle «palazzine».

Un omicidio, raccontò, motivato dal suo forte invaghimento per M. una ragazza di 26 anni, spesso senza fissa dimora, conosciuta appena 15 giorni prima di uccidere lo spacciatore che aveva trovato nudo alla porta quando, qualche giorno prima del delitto, andò a bussare per chiedere della ragazza che era salita da Menditto. Quest’ultimo avrebbe ceduto droga gratuitamente alla ragazza dietro compensi di natura sessuale. Per il militare è stata disposta una perizia psichiatrica chiesta dalla difesa. Le ferite che hanno causato la morte di Menditto sono state due di particolare gravità al ventricolo destro, al lobo inferiore del polmone destro e al lobo inferiore del polmone sinistro. L’accusa include l’aggravante di aver agito con crudeltà e premeditazione.

 

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