Portati al cospetto del boss e uccisi, verdetto per 3

 

CASAL DI PRINCIPE/SANTA MARIA LA FOSSA. A quasi trent’anni dal duplice omicidio arriva un primo verdetto per il fatto di sangue nel quale persero al vita Aurelio Nogarotto e Guerino Grieco. I due vennero assassinati da un commando di sicari del clan dei Casalesi in una masseria di Santa Maria La Fossa.

Il gip Cervo ha condannato a 20 anni di reclusione ciascuno Giuseppe Dell’Aversano, Luigi De Vito e il collaboratore di giustizia Domenico Bidognetti. La sentenza va oltre le richieste del pubblico ministero che aveva invocato 19 anni di reclusione per il primo e 12 per gli altri due.

Le due vittime vennero prese letteralmente in ostaggio per essere portate davanti a Mimì Bidognetti, all’epoca capo della cosca, che li freddò con due colpi di pistola. I due vennero poi abbandonati e seppelliti nelle campagne vicine.

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