NAZIONALE – È incredibile ciò che sta accadendo sul fronte benzina in tutta Italia. Da alcune settimane stiamo assistendo ad un graduale rialzo dei prezzi al self e al servito. Rincari che non si vedevano da mesi e che ora, complice le tensioni in Medio Oriente, sono tornati a farsi vivi. Stando alle rilevazioni di Assoutenti, in alcuni distributori il prezzo della benzina ha sfiorato e addirittura superato i 2,5 euro al litro in modalità servito. E questo non sta accadendo sulle reti autostradali dove per prassi il prezzo è sempre più elevato ma in distributori ubicati in zone urbane.
Le segnalazioni sono arrivate – stando alle ultime rilevazioni del 16 febbraio – da un distributore di Taranto dove la benzina costa 2,537 euro al litro. Il prezzo più alto tra quelli rilevati riguarda un distributore della provincia di Palermo che, in base all’ultimo dato, fermo però al 15 febbraio, vendeva un litro di verde a 2,565 euro, 2,495 il gasolio.
In autostrada stessa cosa e al servito su alcuni distributori della rete si è sfiorati i 2,5 euro al litro in modalità servito. Per quanto riguarda la modalità self i rincari si fanno sentire e il prezzo medio della benzina supera gli 1,85 euro. Sicuramente i benzinai stanno approfittando di questo momento per sparare alto.
In appena 6 settimane il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3% e un pieno costa 5 euro in più dall’inizio dell’anno.
“In poche settimane i listini dei carburanti sono aumentati sensibilmente, al punto che oggi un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto all’inizio dell’anno, mentre per un pieno di gasolio si spendono 5,5 euro in più” – denuncia il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.