CASERTA. “Va firmato subito l’accordo tra Governo e Regione Campania per sbloccare i fondi FSC, fondamentali per consentire ai Comuni campani di completare progetti di grande importanza per le nostre comunità”. Così si è espresso il Sindaco di Caserta e Presidente di Anci Campania, Carlo Marino, intervenuto stamani in Piazza dei Santi Apostoli a Roma alla manifestazione promossa dalla Regione Campania e dall’Anci per chiedere lo sblocco dei fondi FSC, circa 5,9 milioni di euro di risorse per il Mezzogiorno.
Davanti a circa 2mila amministratori provenienti da ogni parte del Sud Italia, accanto al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, Marino ha sottolineato quanto sia vitale l’erogazione di questi fondi, “senza i quali – ha detto – molti Comuni, in special modo quelli più piccoli, rischiano il dissesto finanziario. Ribadiamo con ancora maggiore forza quanto abbiamo già detto al Ministro Fitto: chiudiamo subito l’accordo per i fondi di coesione e completiamo la programmazione iniziata negli anni scorsi”.
“Il Sud, e in particolar modo la Campania, sono fondamentali per l’intero Paese. La mancata disponibilità di queste risorse non fa altro che allargare il divario tra il Nord e il Sud del Paese. In questo momento – ha concluso Marino – non abbiamo bisogno di divisioni ma di lavorare tutti insieme. Solo se cresce il Sud, cresce l’Italia”.
Insieme al Sindaco Marino era presente una nutrita rappresentanza dell’Amministrazione Comune di Caserta. A Roma c’erano anche il Vicesindaco, Emiliano Casale, gli Assessori Enzo Battarra, Antonio De Lucia, Domenico Maietta, Gerardina Martino, Massimiliano Marzo, Carmela Mucherino, Annamaria Sadutto e i Consiglieri comunali Andrea Boccagna, Giovanni Comunale, Mariana Funaro, Francesco Guida, Massimiliano Palmiero, Massimo Russo.
Non è voluto mancare. Anche il sindaco di San Marco Evangelista arch. Marco Cicala è sceso in piazza a Roma oggi venerdì 16 febbraio insieme alle altre fasce tricolori e agli amministratori della provincia di Caserta, Campania e del Sud.
Rispondendo all’invito del Presidente della Campania Vincenzo de Luca, il primo cittadino del comune alle porte di Caserta Cicala, ha sfilato nella capitale per esprimere anche tutta la sua contrarietà all’Autonomia differenziata, ritenuta “una legge truffa che distrugge l’unità d’Italia”, e per manifestare tutto il suo sostegno allo sblocco del Fondo di sviluppo e coesione per impedire il divario con il Nord.
A guidare il corteo romano il presidente De Luca, autore di un manifesto in cui ribadisce le ragioni della protesta: “La dignità del Sud non è in vendita, e Meloni e il Governo non possono calpestarla”. Presente, tra gli altri,
Dopo un breve intervento di De Luca sul palco allestito in piazza Santi Apostoli, il sindaco Cicala, insieme al sindaco di Caserta avv. Carlo Marino, presidente dell’Anci Campania, al presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero e alla folta delegazione dii amministratori e politici del Sud, si è mosso in direzione del Ministero per la Coesione territoriale con l’obiettivo di ottenere un incontro per poi raggiungere Palazzo Chigi e Montecitorio.
“Ho partecipato alla manifestazione di questa mattina – ha affermato Cicala – perché condivido in toto quanto affermato dal presidente De Luca. Non vogliamo sottrarre un euro al Nord, ma chiediamo risorse aggiuntive al Mezzogiorno per poter recuperare il grande divario che esiste ancora: finché il Sud avrà il 20% di disoccupazione in più l’Italia non sarà mai un Paese unito. Ci saranno sempre cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Stamattina abbiamo partecipato insieme ai Sindaci della Campania alla manifestazione organizzata dall’ Anci Campania a piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere con forza lo sblocco del Fondo di Coesione e Sviluppo, strumento attraverso cui vengono attuate politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali attraverso incentivi a investimenti pubblici, come la viabilità, la cultura e i livelli essenziali di assistenza.
«La legge sull’autonomia differenziata è una legge truffa e siamo qui per combatterla a Roma. Quelli in piazza oggi sono i principali avversari e nemici della cialtroneria meridionale», scandisce il governatore. «Quando e dove c’è, – continua – siamo per l’efficienza amministrativa, la gestione corretta dei bilanci e siamo contro le porcherie clientelari, ma vogliamo combattere ad armi pari: basta prenderci in giro. L’autonomia fatta così, consente alle Regioni ricche di incamerare il residuo fiscale a costo zero per il bilancio dello Stato e autorizza le Regioni più ricche a stipulare contratti integrativi nella sanità: in questo modo il Sud è morto e lo stesso vale per il mondo della scuola. Siamo di fronte a una legge truffa e siamo qui per combatterla»