TRENTOLA DUCENTA. Un miliardo e mezzo di lire nel centro commerciale. A tanto ammonta la cifra investita dal boss Michele Zagaria nel Jambo di Trentola Ducenta: a dirlo è il pm della Dda di Napoli Maurizio Giordano nell’atto iniziale della requisitoria sul maxi processo con rito ordinario in atto a Santa Maria Capua Vetere. Il sostituto procuratore ha individuato nell’allora patron Alessandro Falco il tramite di questo investimento, coinvolto nell’indagine insieme all’ex sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo che ha rinunciato alla prescrizione dei reati contestati.
In quell’inchiesta furono ricostruiti rapporti tali che uno dei due si occupava anche degli spostamenti sul territorio, e trasmetterne gli ordini del capoclan oltre a reinvestire i proventi delle attività illecite del clan, fungendo anche da prestanome in numerosi rapporti commerciali.
“Il costante appoggio logistico e il supporto economico connesso alla messa a disposizione del sodalizio, con continuità attraverso il corso di decenni e mantenendo i contatti nonostante i numerosi cambi di guardia al vertice del gruppo, di ingenti somme liquide e ‘pulite’, in cambio della possibilità di beneficiare dell’imposizione di proprio prodotti, sul fronte del pagamento delle tangenti hanno determinato il sorgere di un vero e proprio rapporto qualificabile come sinallagmatico tra Balivo ed il clan da cui entrambe le parti hanno tratto consapevolmente vantaggi. Gaetano Balivo, poi, avrebbe utilizzato tale rapporto anche per alterare l’ordinaria concorrenza degli altri operatori del settore, non favoriti dal clan” evidenziò la Dda in quello che poi diventerà l’impianto accusatorio.