Violenta la figlia minorenne dell’amico di famiglia e poi la minaccia: “Non dirlo a tua madre o sono botte”

SANNIO. Nella mattinata odierna, all’esito di intensa e complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti di un 44enne di Benevento, attesa la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di violenza sessuale aggravata nei confronti di una ragazza minorenne.

L’attività d’indagine trae origine dalla segnalazione da parte del Dirigente di un plesso scolastico di Benevento ai Carabinieri della Compagnia capoluogo che, immediatamente, sotto la direzione della Procura della Repubblica hanno avviato le complesse e delicate indagini, corroborate anche dalla querela sporta dal genitore della minore e che hanno consentito di raccogliere celermente gravi elementi indiziari a carico dell’uomo, attraverso l’escussione, da parte dei militari della Stazione di Benevento, della minore e dei diversi testimoni, grazie all’acquisizione di tabulati telefonici e di chat, oltre che alle perquisizioni domiciliari e al sequestro di vario materiale, tutti elementi che hanno permesso di ricostruire come l’uomo, abusando del rapporto familiare instaurato con la ragazza, in tempi diversi, mediante violenza consistita nel sopraffare fisicamente la minore e minacciarla di percosse, in più occasioni dal dicembre 2022, avesse costretto la minore a compiere e subire rapporti sessuali, minacciandola nel tentativo di indurla a non raccontare le violenze subite alla madre.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento, ritenuti sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, accoglieva la richiesta della Procura di applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere, ricorrendo le esigenze cautelari, desunte non solo dalla gravità dei fatti, ma anche dalle modalità dell’azione, atteso che neanche la consapevolezza che la ragazza avesse iniziato a raccontare le violenze subite, ha trattenuto l’uomo dal contattarla ed inviarle ulteriori minacce, ciò evidenziando una particolare spregiudicatezza nella realizzazione dei reati.

Il provvedimento oggi eseguito è misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunte innocente fino a sentenza definitiva.

 

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